domenica, novembre 13, 2005

Acanto: ancora un ko
MANTOVA. Il Salento d’Amare Taviano espugna il gelido PalaBam lombardo dopo 2h e 20 di autentica battaglia protrattasi fino al 17-15 nel tie-break. Leo mattatore della gara con 26 palloni vincenti. Paolucci si infortuna nel primo set e rientra nel terzo. Brava la panchina ospite a fornire un valido contributo e tutta la squadra della provincia di Lecce a superare le difficoltà. Nell'Acanto ha brillato Buti, quando chiamato in causa. Kjossev ha giocato da metà del quarto parziale fino alla fine.
Il Mantova scende in campo con Carletti in regia, Milushev fuori mano, Mitrovic e Mosca in banda, Bernabè e De Togni al centro, Checchin libero. Il Taviano schiera Paolucci alzatore, Leo opposto, Ereu e Popp schiacciatori, Postiglioni e Belardi centrali, Pesenti libero. All’inizio i padroni di casa sfoggiano ottime difese, specialmente su Leo, e contrattaccano con disinvoltura (5-2). Popp accorcia le distanze (8-6) e Leo aggancia a quota 10. Il Taviano sorpassa grazie a un muro a uno di Popp su Milushev e ad un ace di nastro del brasiliano. Leo sbaglia il servizio e ridà fiato ai virgiliani che si portano sul 14-15. Mister Gulinelli deve cambiare la regia: dentro Pierini. La prima veloce per Postiglioni trova un block, la seconda è vincente (15-16). Leo mena fendenti (17-21), ben supportato da Ereu che si incarica degli ultimi punti. Aumentano i servizi errati dei salentini (5-2). Sfida nella sfida fra Ereu e Milushev (7-6). Un muro di Leo e un fallo di seconda linea di Milushev mandano la Salento avanti di 1 al time-out tecnico. L’Acanto si affida a Mitrovic e Milushev per rintuzzare il mini-gap (11-11). Non ha il guizzo De Togni per chiudere una palla vagante e l’appoggia solamente: Leo non si fa intenerire e firma il 12-15. Mantova va in confusione, ma è l’ennesima battuta sbagliata a permettegli di uscire dalla buca e rifarsi sotto con un muro di De Togni. Postiglioni realizza il 16-19, ma c’è un poderoso break di marca biancorossa che risulterà decisivo (23-19). Nel frattempo Fiore ha rilevato Popp. Leo spezza il digiuno con due attacchi che risvegliano le speranze (23-21), rinfocolate pure dalla schiacciata in rete di Milushev. Ma il bulgaro si riscatta prontamente regalando il set-ball e suggellando il parziale dopo che Fiore aveva fatto breccia nel muro (24-23). Nelle file ospiti rientra Paolucci con una fasciatura al dito. Nel sestetto di casa resta nei nove metri Buti e la vetrina è sua: 3-2. Leo pesca due ace. Popp pesta la riga e con il muro di De Togni giunge il primo vantaggio mantovano del set (10-11). Leo si conferma incontenibile. Il giovane avversario Buti fallisce una veloce su rigiocata facile (12-16). Mantova tenta la rimonta, soffocata da due muri consecutivi di Popp su Milushev (16-22), che di fatto sanciscono la fine della frazione. Mantova si ravviva con Buti e Mosca, ma la veloce di Belardi non lascia scampo. Ereu torna fra i titolari nel quarto e va a segno (4-6). La Salento si siede e affiorano sbavature nel cambio palla. L’Acanto ne approfitta balzando in testa 11-10 e 16-14 con una distribuzione varia. Si lotta palla su palla. Su attacco Taviano, Checchin aveva difeso ma l’arbitro fischia palla a terra (21-22). Questo, anziché affossarli, carica i padroni di casa che trovano il nastro amico e pareggiano il conto set con un muro di Mosca. Nel tie-break i salentini patiscono la fase punto e il gioco al centro degli avversari (8-5, 10-8). Leo prende per mano i compagni (11-11). Sul 13-13 Milushev spara out, ma annulla lui stesso il primo match-ball. Popp procura il secondo e Leo il terzo. Finisce con Milushev che manda fuori da posto 4.

Flavio Gulinelli, allenatore del Salento d'Amare, bacia la dea bendata: “Cosa abbiamo avuto in più? La fortuna. In questi casi è una palla che decide. Siamo stati bravi senza palleggiatore titolare e con temporanei problemi fisici. Buoni i punti provenienti dalla panchina. Siamo stati più fortunati di Mantova ed è emblematico che sia stato il più bravo di loro a sbagliare alla fine. In attacco possiamo fare meglio, però eravamo limitati dalla poca funzionalità dell’alzatore e abbiamo dovuto giocare semplice. Nei primi due set siamo andati bene in difesa, poi ci siamo smarriti ma anche per merito loro”.

ACANTO MANTOVA 2
SALENTO D’AMARE TAVIANO 3
(22-25, 25-23, 20-25, 25-23, 15-17)
ACANTO MANTOVA: Carletti 1, Milushev 28, Mosca 12, Mitrovic 11, Bernabè 1, De Togni 13, Checchin (L), Tamburo, Buti 11, Kjossev 3. N.e.: Michieletto, Ricci Petitoni. All. Schiavon-Gelati.
TAVIANO SALENTO D’AMARE: Paolucci, Leo Rodrigues 26, Popp 23, Pesenti (L), Pierini 1, Postiglioni 10, Belardi 6, Ereu 14, Fiore 3, La Forgia. N.e.: Cosi. All. Gulinelli-Licchelli.
ARBITRI: Falzoni (Bo) e Pozzato (Bz).
NOTE: durata set 25’, 28’, 26’, 27’, 19’. Aces: Mantova 4, Taviano 6. Battute sbagliate: 14-17. Muri: 11-7.

Home
Google