lunedì, ottobre 12, 2009

All Fin Cfl, chi ben comincia...
VOLTA MANTOVANA. L’All Fin Cfl non ha incantato nella prima partita con l’Ancona, ma l’importante è che siano arrivati lo stesso i 3 punti in 3 set, che permettono di affrontare con maggior serenità il lungo cammino tecnico-tattico da intraprendere in palestra. Il muro è stato il fondamentale che ha fatto la differenza (13 a 3 con 5 di Brusegan e 3 di Crepaldi). Quest’ultima e Vindevoghel sono state le top scorer con 11 punti (38% su 26 palloni per la belga, 32% su 25 attacchi per Laura). Buono l’ingresso di Frackowiak (55% su 11 schiacciate).
La settimana di Liesbeth Vindevoghel è stata assai frenetica: rientro dalla Polonia con la Nazionale, viaggio Belgio-Italia in auto, arrivo martedì e salto in palestra per salutare, mercoledì inizio allenamenti, ieri prima partita e prima vittoria. Per fortuna che la belga a Volta è di casa e conosce la strada. Lies riannoda il filo con il passato: “Vincere all’esordio è sempre una gran bella cosa, 3-0 lo è di più. Sicuramente per me era non dico difficile, ma un po’ strano, perché sono appena arrivata e non conosco tutte le ragazze”. I tifosi invece sì, anche se il mega striscione “Volta nel cuore” che copriva tutta la curva era nuovo: “Molto bello, una forte emozione”. La schiacciatrice prosegue: “Io sono arrivata molto stanca dopo un viaggio in auto di 11 ore e mi devo ancora sistemare, ma quando ho rimesso piede nel palazzetto, anche senza allenarmi, mi sono sentita bene. Bello per me tornare a Volta, dove per due anni sono stata molto bene. Piano piano ci conosceremo. Io sono tranquilla e poi la prima partita è andata subito bene. Siamo state pazienti anche dopo alcuni errori. Abbiamo avuto dei cali, ma abbiamo sempre continuato a giocare, reagendo di squadra senza innervosirci”.
Il vice-allenatore Andrea Fasani è fiero del rotondo risultato: “Molto importante come primo impegno partire con 3 punti davanti al nostro pubblico. Per vari motivi non si è riusciti ad organizzare tante amichevoli e, più che vedere cosa faceva l’avversario, c’era da testare il nostro ritmo di gioco. Tra alti e bassi, come è normale in questo inizio di campionato, siamo riusciti ad ottimizzare ciò che sappiamo fare bene e abbiamo avuto riscontri su dove c’è da lavorare. Stiamo ancora caricando e stiamo aspettando una giocatrice come Bragaglia. Chi è entrata ha fatto il suo e ha dimostrato di essere pronta quando la squadra avrà bisogno. Sappiamo che c’è da migliorare, ma partire con 3 punti è ossigeno, anche perché la trasferta di domenica (a Pontecagnano, ndr) sarà impegnativa. Abbiamo avuto delle difficoltà ad adattarci alle loro traiettorie d’attacco ed è stata una mancanza d’attenzione da parte nostra. Queste cose ci hanno fornito materiale su cui lavorare nei prossimi giorni”.
Valeria Zanin e Sergio Longhi scrutano il futuro. Dice l’alzatrice: “Io mi aspetto tanto dalla stagione; siamo un bel gruppo e, secondo me, valido a livello tecnico, magari più come squadra che come singole”. In scia il presidente: “Questa era la prima partita e sappiamo di avere margini di miglioramento. Varranno per gli altri, certo, ma anche per noi”.
Mauro Masacci vorrebbe essere più contento del risultato, ma la sua mente è proiettata sul lavoro da fare: “Ci sono tante cose da aggiustare, e lo sapevamo anche prima della partita – esordisce l’allenatore – la formazione che ha finito non l’avevamo mai provata. Sinceramente per certi aspetti pensavo che fossimo un po’ più avanti, soprattutto nella gestione della palla buona: quando la palleggiatrice è comoda, credevo potessimo esprimere un gioco migliore. Non è stato così ed è una delle molte cose su cui dobbiamo lavorare. A parte il risultato e le prove di Vindevoghel e Marinelli in ricezione, tutto il resto arriva a fatica al 5,5 come voto. Vero è che abbiamo fatto molto poco gioco fino adesso e che sapevamo che l’inizio del campionato era in casa contro una neopromossa. Abbiamo tenuto conto di alcuni fattori. Poi secondo me loro, per lo stato tecnico e di forma delle giocatrici, hanno giocato un’ottima gara. Sono state più aggressive e ordinate di noi. Alla fine abbiamo vinto 3-0 e va bene così. Ora dovremo concentrarci su alcune cose che non sono andate bene, non su tutte per non mettere troppa pressione. Ci sono situazioni sulle quali avevamo lavorato di più, ma che domenica non si sono viste. Sabato ho visto una partita di A2 e mi sembra che spesso si vedano momenti di pallavolo brutta. Rispetto ad esempio all’anno scorso – si rallegra finalmente il coach - c’è stata meno confusione in campo, nel senso che non si sono create situazioni dove in due si sbattevano addosso o guardavano la palla cadere. Ho visto maggiore attenzione, però le ragazze sono state molto lente e poco reattive. Non voglio buttare via le cose cattive e tenere solo quelle buone. Dobbiamo confrontarci su quali erano gli obiettivi primari di questo match che non abbiamo concretizzato in campo”.

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