lunedì, aprile 09, 2007

All Fin: una partita choccante da cancellare presto
Vindevoghel: "Giocando così, si perde con tutte"
Setti: "Partita mortificante"
Zanichelli: "Lontane da loro e dal match"
VOLTA MANTOVANA. Dopo la performance negativa con la Virtus Roma, l’All Fin è stata agganciata al settimo posto in classifica dal Castelfidardo e il distacco sulla quartultima si è ridotto a 8 punti. Niente di epocale a livello numerico, però la bastosta è una di quelle che moralmente lasciano il segno per come è maturata. Ci sta uscire sconfitti di fronte alla vice-capolista, ma non così. Può consolare il fatto che davanti al Volta hanno perso sia Sassuolo che Cremona contro team in lotta per scongiurare la retrocessione. Mancano 8 giornate alla fine ed è un po’ presto per mollare gli ormeggi.

Le defezioni di Mattiolo e Rossi non bastano a giustificare la brutta prestazione. Simili i valori delle due équipe in ricezione: 61% Volta, 60% Virtus. L’All Fin ha attaccato 98 palloni, sbagliandone 8, subendo 12 murate e realizzando con questo fondamentale 26 dei 30 punti finali, al netto dei 7 errori avversari. Un ace (Guerrini) e tre muri (Vindevoghel e due Goranova) completano il quadro. La belga ha schiacciato 35 volte riportando il 29%. La centrale più servita è stata Guerrini con 12 attacchi e 5 punti. Goranova ha combinato qualcosa da metà secondo set. L’attacco romano ha avuto il 43%. Valida l’alzatrice Mari. Marletta, Corjeutanu, Musti e Borrelli hanno fatto la differenza.

Liesbeth Vindevoghel, con 11 punti la miglior marcatrice voltese, sgrana gli occhi: "Dopo il primo set ho pensato: abbiamo dei gran bei tifosi. Abbiamo perso un set a 5 e loro continuavano a fare il tifo. Speriamo di non fare più queste figure anche per loro, che sicuramente non se lo meritano. Ma credo che neanche noi ce lo meritiamo e non dobbiamo mai più giocare così. Diamoci una mossa per la prossima partita". La schiacciatrice analizza il match: "Partita molto difficile sin dal primo punto. Quando loro iniziano a macinare gioco, è dura fermarle. Sulla carta si sa che sono più forti di noi, ma se avessimo giocato le avremmo messe in difficoltà. Invece non abbiamo proprio giocato. Quando siamo tornate un pochino in gara, nel senso che abbiamo realizzato un paio di punti di fila, abbiamo poi commesso un errore e loro ci hanno indotto a farne altri. Giocando così, si perde contro tutte le altre squadre di A2. Roma è forte, ha murato e battuto bene, ma se non si dà una risposta in campo, sconfiggerci diventa facile per tutti".

Il vice-allenatore Roberto Setti è incredulo: "Non è andato niente. Loro si sono dimostrate più complete in tutti i reparti con alcune attaccanti da categoria superiore. Hanno interpretato al meglio la partita, a differenza di noi. Ci hanno fermato subito e per noi si è fatta subito in salita. Giocando meglio, avremmo potuto render loro il match più impegnativo, ma da qua a dire che saremmo riusciti a ribaltare il risultato, ce ne passa. Ci sono giocatrici acciaccate e, in vista dei prossimi impegni, abbiamo preferito non rischiare. Abbiamo giocato molto male e Roma non ne aveva bisogno. La Virtus ha fatto una delle più belle partite ammirate ultimamente e noi una delle peggiori. Dalla somma è scaturita una gara facile per loro e mortificante per noi".

Giocare peggio era difficile. "No -chiosa Davide Zanichelli- il problema era giocare, è un altro discorso. Quando parti 9-0 per le altre c’è poco da dire. Significa che sei totalmente fuori partita. Non so trovare la motivazione e non c’è neanche una chiave di lettura del match. Ci sono stati talmente tanto divario e talmente poco gioco da parte nostra –commenta esterrefatto l’allenatore- che non esiste nessun metro di giudizio. L’unica valutazione da fare è che loro sono venuti qua per vincere e per cercare di raggiungere il Busto Arsizio. La loro preoccupazione era di giocare su un campo difficile contro una squadra che reputavano forte e si erano preparati per disputare una gran partita. Noi dovevamo essere cattivi e determinati a vendere cara la pelle al cospetto di una squadra di livello. L’unico momento in cui abbiamo accennato una reazione è stato all’inizio del secondo set, però senza seguito. Eravamo troppo lontani da loro e troppo lontani dalla gara. Roma non è mai uscita mentalmente dall’incontro perché ha sempre controllato il punteggio. Se magari avessimo indovinato un mini-break per mettere il naso davanti, forse, e ripeto forse, si sarebbe potuta vedere un po’ di luce. Questo però non è mai avvenuto e non c’è stato nessun margine per rientrare in partita".
Il campionato non è finito e c’è quindi la possibilità di cancellare l’orrenda partita di sabato. Per se stessi e per i tifosi. "Secondo me –abbozza una spiegazione il coach- dopo qualche buon risultato e tanti complimenti, la nostra testolina è andata a riposo, non so se volontariamente o involontariamente. Dopo partite di questo genere, sembra che qualcuno ti svegli all’improvviso e ti vengono in mente tutti gli errori e tutte le valutazioni sbagliate che hai fatto. Ma è troppo tardi. Inutile recriminare, ci si lecca le ferite e si riparte con umiltà lavorando sodo in palestra".

L’All Fin tornerà in campo sabato alle 20.30 nell’anticipo di Piacenza. Il match successivo lo disputerà mercoledì 25 alle 18 in casa con la Magic Pack Cremona. Sabato 21 e domenica 22 il campionato si fermerà per dare spazio alla Final Four di Coppa a Pavia. La Lupa, prossima avversaria, sarà quasi all’ultima spiaggia nella lotta per non retrocedere: il team piacentino è penultimo a -8 dalla salvezza. Alla Virtus Roma vittoriosa a Volta, la capolista Busto Arsizio ha risposto andando a vincere 3-1 a Reggio.

Home
Google