domenica, dicembre 17, 2006

Il Burro Virgilio sbanca Lavagna ed è primo
LAVAGNA (Genova). Quasi mai, nemmeno nelle serate meno brillanti, si poteva discutere sull’inoppugnabilità del risultato. Solo a Genova e a Biella il Burro Virgilio è rimasto all’asciutto, e in casa i tre punti sono stati una costante finora. Ma a Lavagna la vittoria arriva perché fortemente cercata dal primo all’ultimo punto, è questa la novità. Ed è il miglior regalo di Natale per il Top Team prima della sosta del campionato (giovedì c’è invece il derby di Coppa Italia con la Piacentina Viadana, al Palabam).
Complici i risultati dagli altri campi, il Burro balza al comando della classifica agganciando il Genova a quota 24. In questa stagione di traffico intenso in vetta, si moltiplicano gli scontri diretti: quasi mai è accaduto che a vincerli fosse la squadra fuori casa. C’era riuscito il Genova a Biella, c’è riuscito il Burro a Lavagna in una partita pressoché perfetta, con la mano esperta di Mazzonelli a governare il timone per una navigazione tranquilla. Il Lavagna? Disorientato sin dal primo break, e incapace di darsi una mossa neanche con i frequenti cambi di pedine sulla scacchiera. Era cominciata già con una sorpresa, Diolaiuti in banda al posto dell’atteso (e temuto) Cavallo. I liguri hanno stentato in ricezione, mettendo in imbarazzo il regista Cremisio che dal terzo set cederà il posto definitivamente a Valenti. Cambio che non produrrà benefici. L’opposto Guerrieri ha archiviato una prova a dir poco incolore con dodici attacchi, tre errori, quattro muri subiti e nessuna palla a terra. Non è andata molto meglio al suo sostituto Dinu, che si è fatto murare tre volte realizzando un solo punto. Mossa estrema quella di dirottare fuori mano Diolaiuti, ma solo per dire di averle provate tutte. Muro e difesa, oltre alla battuta, le armi che hanno sotterrato il Lavagna senza che si possa individuare un giocatore simbolo: ognuno ha dato il proprio contributo alla causa comune. E meno male che in trasferta non viene assegnato lo spumante per il miglior giocatore perché la scelta sarebbe stata difficile. E quando le cose girano così, l’effetto è quello di una tisana: si rigenerano le forze e si placano i nervi.
Ad ogni modo, volendo soffermarci sui singoli, vanno segnalati i progressi di De Marco, la cui efficienza in attacco è stata molto elevata. Frosini ha messo a segno sedici punti, con tre errori e tre murate. Tognazzoni e Zappaterra hanno svolto al meglio il loro compito di ricezione. Modnicki è stato il giocatore che ha respinto più palloni al mittente (quattro muri), Manzoli ha offerto la solita continuità di rendimento, in attesa dello scalpitante Robbiati che un piccolo ingresso in campo l’ha fatto, subito corroborato da un punto a muro. Sbrolla è entrato per un turno in battuta.


ADMO LAVAGNA 0
BURRO VIRGILIO MANTOVA 3
(19-25, 17-25, 19-25)
ADMO LAVAGNA GENOVA: Dinu 1, Diolaiuti 6, Valenti, Cavallo 6, Rolando 7, Parma 9, Zunino (L), Guerrieri, Giglioli 6, Cremisio. N.e. Colombini, Iandolo. All. Ballagino.
BURRO VIRGILIO MANTOVA: Mazzonelli 3, Sbrolla 4, Zappaterra (L), De Marco 17, Frosini 16, Manzoli 8, Tognazzoni 12, Sabatini, Modnicki 8. N.e.: Buccelli, Quartarone, Robbiati. All. Tubertini e Marchesi.
ARBITRI: Zocca di Bologna e Bertolini di Reggio Emilia.
NOTE: Durata set 22’, 23’, 25’. Ace: Lavagna 2, Burro 2. Battute sbagliate: 11-14. Muri: 4-14.

Home
Google