domenica, ottobre 31, 2004

Sintoni: incapaci di reagire al set perso ai vantaggi
CURTATONE. La vice alzatrice Caterina Sintoni, entrata nella seconda frazione per Capelli, si lamenta dell’incapacità di reagire e delle facce funeree delle compagne, che chiamavano la sconfitta prima del suo compimento. “Sono entrata pensando di dare il meglio e di poter contribuire ad amalgamare la squadra. Però ho guardato negli occhi le mie compagne e ho trovato sguardi persi anziché aggressività”. “Perdendo il primo set –si duole Cate- l’atteggiamento non era determinato al recupero. Mi spiace questo spegnimento generale. Non m’importa avere un punto di riferimento in attacco, io credo molto di più nella situazione di squadra: alla vittoria si arriva insieme. Non ho visto voglia di ripartire, desiderio di azzerare tutto e di ‘ammazzare’ chi c’è di là. Per chi entra dalla panchina poi non è facile. Non è un alibi, perché chi viene chiamato in causa ha il dovere di dare tutto, però cerchi di seminare e non raccogli niente. Tante disattenzioni, ci si è annebbiata la mente. Tutte cose che sai prima della partita e che improvvisamente non ti ricordi più. Il problema non è né tecnico né fisico, è mentale: in palestra ci impegniamo tutte dando il massimo, è nella testa che non riusciamo a imporci l’atteggiamento vincente. Bisogna essere più convinte di noi stesse, bisogna partire aggredendo il match e tenere alto il ritmo sempre. Ognuna deve credere di più in se stessa e nel gruppo. Lavoriamo tanto e il lavoro deve pagare in partita”.

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