domenica, ottobre 31, 2004

Milano: smarrita la tranquillità. Guidetti: pensavo di soffrire di più
CURTATONE. Lo sconforto si legge sul volto di coach Gianfranco Milano: “Dopo aver perso il primo set per due punti, abbiamo smarrito la tranquillità e la paura si è impadronita della squadra, divenuta incapace di fare cose che fino a quel momento erano andate bene. Ci siamo staccati dalla gara in ogni fondamentale, esclusa la battuta, sulla quale magari avremmo potuto appoggiarci per ritrovare serenità”. “Venivamo da una settimana intensa e sinceramente non mi aspettavo di passare facilmente su questo campo”. Così Ettore Guidetti, allenatore del Matera, che prosegue: “Mi ricordavo che l’anno scorso il mio predecessore (io sono arrivato dopo) aveva avuto una partita di fuoco e l’avevamo preparata come una partita di pura sofferenza. Fortunatamente abbiamo sofferto meno del previsto. Secondo me il primo set è stato condizionato da molti errori, sia nostri che della squadra di casa. Alla fine, il Curtatone ha sbagliato di più e noi abbiamo chiuso alla distanza forse perché abbiamo qualche sicurezza in più in certi settori. L’ingresso della Ljungquist dal secondo set ritengo che abbia condizionato la partita. Ippolito è uscita per un dolore al pollice della mano sinistra, potrebbe essere una sublussazione. Finora mi ha tenuto il campionato lei, tanto di cappello. Si è presentata in forma e seriamente dopo l’estate, sa che avrà spazio. Nel terzo abbiamo viaggiato sul velluto. Mantova ha perso lucidità e si è fatto prendere dal nervosismo. Entrambe siamo squadre nuove. Anche nel mio gruppo in altre occasioni ho visto un comportamento simile. Sono molto contento dell’ingresso della svedese, non solo sotto il profilo tecnico ma anche umano, perché di persone grintose e trainanti avevo solo Fogalesi e Siscovich”.

Home
Google