venerdì, dicembre 26, 2014

Mazzanti: "Match non esaltante ma siamo strafelici"

VIADANA. L’ultima d’andata ha stabilito gli accoppiamenti dei quarti di Coppa Italia e simpatico è il siparietto a fine gara quando si pensa che l’avversaria sia Piacenza, che domenica scorsa ha battuto la Pomì. La Nordmeccanica Rebecchi ha perso 3-0 a Conegliano precipitando invece al settimo posto per una vittoria in meno rispetto a Busto Arsizio con il quale ha chiuso a pari punti. “Piacenza voleva rigiocare con noi – scherza Davide Mazzanti – e ha fatto i conti”. Risate di tutti, ma poi si scopre che sesta è la Yamamay e che gli accoppiamenti di febbraio saranno Pomì-Busto e Liu Jo-Piacenza. Tornando alla gara, l’allenatore si dichiara “felicissimo per il risultato, meno per la resa tecnica”. “Era una partita importante – spiega il coach – Ci eravamo posti come obiettivo di squadra classificarci in terza posizione alla fine dell’andata. E ora l’obiettivo diventa entrare nella Final Four di Coppa. Dal punto di vista tecnico non è stata una partita esaltante: abbiamo commesso spesso delle ingenuità che rimettevano Modena in corsa quando era in difficoltà. Questo non toglie che siamo strafelici per aver conquistato un 3-1 con la Liu Jo. Rispetto al primo set, l’aspetto che è migliorato nettamente è il contrattacco”. Mazzanti chiude parlando del folto pubblico: “Giocare in questa cornice è veramente bello, grazie a tutti. Ci piacerebbe che il palazzetto fosse sempre così”. Alessandro Beltrami, ex di turno, mugugna: “Abbiamo difeso pochissimo, sicuramente meno rispetto agli ultimi incontri. Poi abbiamo fatto male tante piccole cose che di solito eseguiamo bene. Complimenti a loro”. Il tecnico ha fatto entrare tutte le sue giocatrici: “Ho cambiato, ho provato, ma la partita non è cambiata. Anche noi puntiamo alla Final Four. Stavolta non è andata bene, ma ci siamo e restiamo in alto”. Alessia Gennari è euforica per aver siglato l’ultimo punto: “C’erano sensazioni positive, me lo sentivo che avevamo una marcia in più. C’era tantissima gente a sostenerci e l’abbiamo sentito. Abbiamo avuto un momento di difficoltà, ma siamo riuscite a reagire. Il nostro terzo posto significa mesi di lavoro e sudore e credo che ce lo meritiamo”.

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