lunedì, febbraio 15, 2010

All Fin Cfl grintosa
VOLTA MANTOVANA. Al cospetto di una Sogesa Roma in forma, l’All Fin Cfl ha lottato e difeso con orgoglio la quinta posizione. La top scorer è stata Vindevoghel con 20 punti (41% su 44), seguita da Crepaldi con 19 (37% su 35). La belga si è distinta anche in ricezione (72% su 40), ben supportata da Benato (71% su 21). Sul fronte romano, in evidenza Jaline, Chihab e Klug. L’argentina rende centimetri, ma salta tanto ed è quella che carica di più le compagne.
L’impressione è che il 3-1 soddisfi quasi più di un 3-0 senza storia. “Questa era per noi una sorta di prova del nove – si gasa Antonella Bragaglia – dovevamo vincere, lo sapevamo, eravamo tese, abbiamo dovuto giocare contratte e con l’ansia di sentirci tali. Non stiamo esprimendo un gioco fantastico, ma secondo me stavolta, a differenza di altre gare, c’era un gioco. Abbiamo ricevuto meglio, difeso tantissimo e fatto attaccare tutte: direi un bel lavoro di squadra. Anche le battute sono state più forti. Non curante della posizione in classifica, la Roma ha giocato bene, ma noi non le abbiamo permesso di esprimersi al massimo. Siamo uscite dal campo più contente del solito. Il primo set? Potevamo chiuderlo, l’abbiamo buttato via – si rammarica la centrale – ma anche questo serve per fortificare il carattere e il gruppo. Prendiamolo come un insegnamento. Con determinazione abbiamo raccolto punti importanti. Nel quarto set siamo state lì, ci abbiamo creduto e abbiamo recuperato”. Ora bisogna difendere i playoff. “Anche questo era un match in cui dovevamo difenderli. Adesso arrivano le più forti e ci può stare qualche scivolone o magari qualche risultato in più. Pensiamo a una gara alla volta”.
Anche Mauro Masacci gongola per la prova di tenacia e volontà. “Partita straordinaria – sono le prime enfatiche parole dell’allenatore – penso sia la prima volta in cui mi sento di dire che le ragazze hanno giocato un bel match, perché hanno voluto vincere e si è rivisto lo spirito battagliero. Sono molto contento. Dall’inizio della stagione siamo migliorati in tutto, anche in battuta. In ricezione è stata una delle migliori prestazioni. Buono l’attacco e bene Malvestito a muro. Più che soffermarmi sui fondamentali – torna all’argomento iniziale il coach – la squadra ha dimostrato di non essere appagata. Il rischio c’era: dopo una partenza così brutta, infilare una serie di vittorie superando una situazione negativa poteva generare appagamento. Invece la squadra vuole continuare a provare a vincere con tutti e questo dovrà essere lo spirito con cui dobbiamo giocare le dieci partite che mancano. Ovvio, siamo consapevoli che saranno gare difficili, però ci proveremo. Se giochiamo così ci divertiamo. L’importante sarà andare via avendo provato a vincere, poi quel che sarà lo dirà il campo”. Cos’è successo nel primo set? “Non abbiamo fatto tutto quello che dovevamo fare tatticamente – risponde il mister – ma l’atteggiamento era comunque giusto. Non siamo stati precisi in alcuni aspetti tecnici, soprattutto in battuta e in rigiocata. Però ci sta, perché la Roma, al di là della classifica, è una squadra di ottimo livello come gioco e come giocatrici. Non è da ultimi posti, ma da centro classifica”. I problemi fisici sono stati recuperati abbastanza bene, ma Masacci taglia corto: “Non amo parlarne né prima né dopo e non ne parlerei nemmeno se avessi perso. Lo sport ad alto livello fa male. Abbiamo uno staff medico molto valido e cerchiamo di gestirli”.

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