lunedì, ottobre 26, 2009

All Fin Cfl, un passo avanti ma non basta
VOLTA MANTOVANA. Per il riscatto bisogna attendere. Non c’è dubbio che l’inizio di campionato immaginato dall’All Fin Cfl si discosta abbastanza dalla realtà dei valori emersi dopo tre giornate. Senza mancare di rispetto a nessuno, sembrava che il calendario avesse riservato al team voltese una partenza favorevole. Invece la squadra non decolla ed è necessario compattarsi di più.
Malgrado le difficoltà e le situazioni di gioco su cui c’è ancora da lavorare, l’All Fin Cfl avrebbe potuto vincere lo stesso? Ecco il parere di Laura Crepaldi: “Sì, potevamo vincere. Nei primi due set abbiamo combattuto fino al 26-28. La differenza l’hanno fatta gli errori. Sono felice di una cosa: c’è stata più grinta in campo – sorride la schiacciatrice – Di lavoro da fare ce n’è ancora tanto, ma abbiamo reagito ed è l’aspetto positivo della gara. Ovviamente il risultato non mi soddisfa. Dobbiamo lavorare nella direzione essere più squadra e non puntare su sprazzi delle singole. Dobbiamo essere più unite e magari giocare più sporco in difesa e lottare su ogni palla: è quello che secondo me ci sta mancando. Dopo il terzo set io ci credevo – prosegue la giocatrice – anche perché siamo partite a razzo e abbiamo gestito il calo finale. Invece, nel quarto set il punto a punto ci ha penalizzato”. Perché così tante imprecisioni tecniche? “Succede che la tensione ci gioca dei brutti scherzi. In allenamento questi errori non li facciamo. Forse ci manca sicurezza perché dobbiamo ancora creare il gruppo e le nuove arrivate devono ancora ambientarsi del tutto. Spero che strada facendo si riesca a trovare tranquillità. Sono fiduciosa”.
La sconfitta con Busnago ha evidenziato equilibri tecnici ancora da trovare. “Ma anche con i nostri difetti potevamo vincere – commenta Mauro Masacci – visto che abbiamo perso due set 28-26 dopo aver avuto l’occasione di chiuderli entrambi. Raccontarlo fuori può magari far sorridere, dato che abbiamo perso 3-1 e non di 2 punti al tie-break. Nei primi due set abbiamo commesso delle ingenuità noi e forse qualche errore l’abbiamo subìto dagli arbitri. Siamo stati sempre vicini nel punteggio, però rincorrendo nei finali”. L’allenatore analizza i fondamentali: “Siamo migliorati in attacco, anche perché Frackowiak ha giocato bene (41% su 44 schiacciate, ndr). In ricezione non siamo stati negativi, mentre i problemi si vedono in battuta, poco efficace e con molti errori, e in tutte le situazioni di contrattacco. Quando lo scambio si prolunga, spesso non siamo precisi, facciamo confusione e non mettiamo aggressività. Il cambio palla, invece, tutto sommato ha funzionato. Abbiamo inoltre murato meglio di loro e dunque la sconfitta è figlia di altre cose”. Di buono cosa c’è stato? “Questa forse è la prima volta in cui abbiamo effettivamente giocato – osserva il coach – Nella prima gara ci siamo trovati di fronte un avversario dimesso che però – non dimentica il mister - nonostante l’inferiorità ha avuto un set-ball a favore. A Pontecagnano la squadra è risultata addirittura ridicola. Stavolta alcuni aspetti sono migliorati, ma è evidente che, relativamente a quello che mi aspetto io e che si aspettano tutti dal Volta, i passi avanti da fare sono almeno tre o quattro. Bisogna essere più coraggiosi, determinati e smaliziati nella situazioni in cui c’è da attingere più alla voglia ludica di non far cadere la palla dei tornei da spiaggia che non alla pallavolo da professionisti”.
Antonella Bragaglia vede il bicchiere mezzo pieno, ma è altrettanto conscia delle difficoltà che si dovranno superare: “Sicuramente è andata meglio, anche in termini di atteggiamento. Dobbiamo provare e riprovare. Gli elementi sono buoni, ma per ora non abbiamo fluidità”. “Non si può pensare – prosegue il capitano - di passare di botto ad un livello di gioco migliore. Il lavoro da fare secondo me sarà lungo; la nostra è una squadra che si deve formare ed ha caratteristiche che non ci stanno aiutando ad uscirne fuori. Dispiace per i due set persi ai vantaggi, se poi ripenso che l’arbitro ci ha messo lo zampino mi viene il nervoso. Ma non voglio attaccarmi a questo, anche perché quando si perde, generalmente si perde per colpe proprie. Credo che il Busnago abbia avuto più precisione di noi. Noi lo siamo molto poco in tutto: ricezione, attacco, appoggi. Non giochiamo fluide. Sembra quasi che non ci alleniamo, e invece ci alleniamo tanto”. La reazione nel terzo set aveva fatto ben sperare: “Sì – sospira la centrale – forse se fossimo stati sull’1-1 e non sullo 0-2 sarebbe stata maggiore. Mi sembra che siamo calate fisicamente rispetto alle avversarie. Almeno io parlo per me, che sono ancora fuori forma e infatti non mi aspettavo di giocare. Credo però che tutte non abbiamo una gran condizione: arriviamo in fondo troppo affaticate. Sarà forse il fatto di essere sempre in affanno: bruci di più e fai più fatica”. Bragaglia (14 punti di cui 6 a muro, 80% su 10 palloni) rimpiange i punti sfumati: “Si poteva andare al tie-break, anzi si doveva andare al tie-break, perché bisogna pensare anche al campionato e fare punti. Uno sarebbe bastato. Queste cose purtroppo le pagheremo”.
Mettere fieno in cascina anche se non si gioca bene è dunque il messaggio del capitano. Idea giusta, in attesa che il bruco All Fin Cfl diventi farfalla.

Home
Google