giovedì, luglio 02, 2009

Blangé, un nome un mito
Nato a Voorburg il 9 dicembre del 1964, 205 cm di bravura, ritiratosi da giocatore nel 1999, Peter Blangè, ex Catania e soprattutto Maxicono Parma e Sisley Treviso, è abbastanza sereno alla vigilia. “Tornare in Italia è sempre bello e stimolante – esordisce il ct dei tulipani – per i ricordi e per il clima sportivo che regna in questo paese. Fra Italia e Olanda si giocano sempre degli incontri molto sentiti”. E l’Olanda è a caccia del riscatto dopo le due sconfitte casalinghe. “Certo. Dobbiamo provarci. L’Italia ha fatto bene, l’abbiamo fatta ripartire dopo il 2-0 per noi in gara 1 e da lì in poi ha giocato veramente bene. Noi siamo calati un po’, ma il passato è passato. Sappiamo che l’Italia è una grande squadra, nonostante la partenza incerta nei primi turni di World League”. Tecnicamente dove dovete migliorare? “Praticamente in ogni fondamentale – risponde l’ex alzatore – nella seconda gara non ha funzionato quasi nulla. La battuta è molto importante, ma anche in ricezione, attacco, muro e difesa ci sono aspetti da sistemare. Bisogna però anche vedere che spazio ti dà l’avversario per migliorare. Dobbiamo iniziare subito bene e da zero con l’Italia. Non è facile ma nemmeno difficile. Siamo organizzati bene ed è rientrato Horstink, assente la settimana scorsa. Siamo una squadra giovane, proiettata su Londra 2012. In molto ruoli abbiamo atleti che militano nel campionato olandese, ci vuole un po' di tempo per maturare. Il girone? Gli Usa sono la squadra da battere. Ci giocheremo il secondo posto con l’Italia”.

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