sabato, dicembre 27, 2008

L'All Fin Cfl si gode il momento
VOLTA MANTOVANA. L’All Fin Cfl si stropiccia gli occhi, ma è tutto vero: ha battuto Milano in trasferta in un torneo di A2 che non ne vuole sapere di avere padroni. Le voltesi hanno vinto pur commettendo più errori-punto delle meneghine (27-23). Crepaldi ha schiacciato 41 palloni (32%), Dukule 27 (33%), Fratoni 23 (61%), Malvestito 20 (45%), Bragaglia 13 (38%). La rotazione migliore è stata la P5 (in prima linea Dukule, Fratoni, Bragaglia). Sull’altro fronte l’ex azzurra Beccaria la più servita (36 attacchi, 33%). Più incisiva la battuta collinare, non solo perché in due servono in salto e di là nessuna.
Partita strana, nella quale l’Europea92 ci ha capito poco e l’All Fin Cfl è riuscita a reagire ad un secondo set scellerato e ad un terzo dove soccombeva 17-11. Nel prosieguo è andato tutto bene e all’ultimo punto (un fallo milanese in attacco dopo il match-ball targato Malvestito) si è scatenata la festa.
Alessandra Fratoni è stata il personaggio della serata. Annunciata sportivamente con enfasi dallo speaker, applaudita e omaggiata con un mazzo di fiori dai suoi ex tifosi, 15 punti come Crepaldi, ma con un bel 61% di realizzazione. La brasiliana ha lasciato un bel ricordo, si coccola i fiori e dichiara: “Per me vincere qua significa tanto. Aspettavo da tempo questa partita, non per una rivalsa, ma per un’emozione personale. Sono felicissima. Abbiamo vinto più che altro di gruppo, ci siamo aiutate. Dukule ha fatto una bella gara, pian piano sta entrando in squadra ed è ciò di cui abbiamo bisogno per trovare equilibrio in campo. Nei momenti decisivi abbiamo fatto quello che ci è stato chiesto. In fin dei conti ci si allena anche per giocare partite così contro avversarie forti come Milano. Per noi è un grandissimo risultato, perché, malgrado i nostri problemi, riusciamo a tenere di testa e a reggere match come questi. Mi ha fatto piacere ricevere una bella accoglienza”.
“Vittoria meritata – esordisce Mauro Masacci – io credo che abbiamo disputato una buona partita e non voglio sindacare su cosa fanno gli altri. La mia squadra stupisce e le giocatrici si stupiscono a loro volta di quello che stanno facendo. Non voglio ripetere i soliti discorsi sui nostri infortuni partendo da quello di Zamora Gil; ora stiamo lavorando per avere un gioco più organico con le atlete che abbiamo. A Milano tutte hanno dato un contributo positivo, comprese Astarita e Visentin, entrata in battuta”. La distribuzione è stata diversa: una scelta studiata o una situazione capitata? “Per la prima volta abbiamo giocato senza la solita incidenza in termini numerici di Bragaglia – rimarca l’allenatore – che è stata brava a sacrificarsi in altri fondamentali: ha battuto, difeso e murato bene. Non ha fatto la protagonista, eppure in certi frangenti abbiamo sovrastato lo stesso le avversarie, che avranno pure dei problemi, ma a me non devono interessare: il mio lavoro è allenare il Volta e faccio già fatica così. Non abbiamo deciso prima di servirla meno – risponde alla questione – è stato l’andamento della partita a condizionare certe scelte dell’alzatrice. Zanin, dopo che nel secondo set è scesa in panchina a chiarirsi le idee su alcune cose che doveva e poteva fare, ha avuto il coraggio di gestire la squadra in un certo modo, pur commettendo qualche errore, ma portando avanti una strategia che alla fine si è rivelata vincente. Riconosco che non sia facile non dare la palla a Bragaglia. La squadra è stata brava ad assecondarla”. Il 40% in attacco, in ogni caso superiore al 34% milanese, è migliorabile? “No fino a quando Dukule non farà un salto di qualità. Per noi, soprattutto nelle partite in cui Antonella è a livelli normali, sono numeri buoni. La loro percentuale bassa è legata anche alla nostra correlazione muro-difesa. Nessuna attaccante di Milano è stata devastante”.

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