lunedì, novembre 10, 2008

L'All Fin Cfl sorride
VOLTA MANTOVANA. L’All Fin Cfl ringrazia la RebecchiLupa Piacenza e da brava formichina mette da parte i 3 punti per quando serviranno, fosse per la salvezza tranquilla o per piazzarsi, chissà mai, a ridosso della zona playoff. Quest’anno, infatti, come in A2 maschile la scorsa stagione, la poule per il salto di categoria coinvolgerà dalla seconda fino alla nona classificata. Intanto questo pazzo campionato regala al team collinare la quinta posizione, dietro alle quattro équipe destinate a contendersi le due promozioni in A1: Milano, Nocera Umbra, Villa Cortese e appunto Piacenza (per il momento impegnata a riflettere su individualismo e scarso carattere). Bragaglia è stata protagonista con 25 punti e 50% in attacco. Speculari Fratoni e Crepaldi: 47 palloni attaccati, 30%.
Laura Crepaldi crede ai sogni: “La pallavolo è strana, sono d’accordo, però questa prestazione e questa vittoria sono frutto di una settimana in cui abbiamo lavorato tanto senza mai mollare. Forse il fatto di avere molti problemi fisici ci ha dato la forza per restare più unite, per essere più gruppo, anche se ci troviamo di fronte a una corazzata. Piacenza è molto forte, ma stavolta ha vinto il nostro gruppo contro le loro individualità. Abbiamo giocato con Visentin fuori ruolo, siamo riuscite ad adattarci e aiutarci”. Escluso il primo set, nelle fasi di equilibrio era l’All Fin Cfl ad avere l’ultima parola, alias punto. “Ottimo – sorride l’esausta schiacciatrice dopo due ore di gioco – avevamo molta voglia di difendere e di avere la palla per attaccare. Tutto bellissimo, successo meritato. Grazie ai tifosi che sono stati sempre molto caldi. Anche Piacenza ha una buona tifoseria, ma alzare gli occhi e vedere la nostra che ci incita è emozionante. Nei momenti di difficoltà il pubblico ti fa tirar fuori qualcosa in più. Dedico la vittoria a mio papà”.
Mauro Masacci dopo il successo di Forlì aveva gridato al miracolo. Questo allora cos’è? L’allenatore ride: “Una roba strana, non potevo nemmeno sognarla. Là alcune cose accaddero oltre i nostri meriti, stavolta è diverso. Tecnicamente e tatticamente siamo stati superiori a Piacenza. Poi le partite le vincono i giocatori; non si vince solo perché si preparano bene le partite. Questo è un gruppo disposto a lavorare, che sta attento e accetta suggerimenti: una qualità importante, che permette allo staff tecnico al completo di lavorare bene. Le giocatrici ripongono molta fiducia in noi, da me al vice Fasani, allo scoutman Cabrini, al preparatore Taranto e al fisioterapista Bignotti. Tutti professionisti che danno un valore aggiunto al club. Speriamo di non mangiarci questa fiducia cammin facendo, perché dobbiamo continuare a lavorare bene. Comunque è un piacere allenare queste ragazze”. Il coach ritorna ad analizzare la partita: “In panchina avevamo un solo cambio, cioè la seconda alzatrice, ma la squadra è riuscita a sopperire ai problemi”. Piacenza giura di non aver sottovalutato l’impegno: “Allora la sua sconfitta è piuttosto grave – si sorprende il mister –. Io sono convinto che le vittorie non si ottengono guardando i nomi e i costi, però credo che se diamo un’occhiata al suo organico e al nostro e a quanti cambi aveva la Lupa a disposizione, scommettere su un nostro successo sarebbe stato assai redditizio. Le giocatrici piacentine sono di alto livello, non sono diventate brocche perché hanno perso qui. I problemi di Piacenza non ci riguardano”. Masacci conclude: “Io avevo molta fiducia nella squadra, relativamente all’atteggiamento: ero sicuro che avremmo giocato e ciò mi dava tranquillità”.
Oggi Giusy Astarita è stata operata al menisco; ancora da definire la data dell’intervento di Zamora Gil.

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