lunedì, febbraio 18, 2008

L'All Fin si accontenta
VOLTA MANTOVANA. L’All Fin non sarà la più bella del reame, ma lo specchio non si è per nulla rotto, si è solo incrinato, e a piccoli passi il gioco può progredire e far migliorare i risultati. Il 3-2 casalingo con la Magic Pack Cremona ha lasciato sì l’amaro in bocca, ma è pur sempre stato ottenuto al cospetto di una squadra in lizza per i playoff, non dell’ultima in classifica. Insomma, nessun dramma. Anche se la percentuale in attacco (35% contro 38% delle cremonesi) non lascia spazio ai sorrisi. La seconda linea potrebbe esser utilizzata più spesso. Inferiori anche le ricezioni positive (73%-76%). 116 a 112 invece i punti complessivi. Al netto delle battute sbagliate (5 le padrone di casa, 13 le ospiti), gli errori commessi sono stati 11-10. L’All Fin può esser infine contenta del rientro a tempo pieno di Guerrini. Grazie alla cura effettuata dell’ortopedico, dottor Zorzi, il capitano ha finalmente risolto la borsite alla caviglia.
Evelyn Marinelli, 77% di ricezioni positive su 26 (27% le perfette), nelle pause applicava la borsa dell’acqua calda sullo sterno: “Alla fine non è andata tanto male, pur fra mille dolori, ma prima del match avevo 38° di febbre. La prima volta che ho chiamato pallonetto non mi è uscita la voce”. Il libero è amareggiato per il punto perso: “Lo dico indipendentemente da come è terminato il punto a punto del quarto set, perché può succedere di tutto quando arrivi a giocartelo sul 30 pari. Dovevamo pensarci prima. Abbiamo le solite carenze, commettiamo ancora degli errori evitabili. Abbiamo fatto resuscitare noi le avversarie: a parte il primo set, negli altri siamo andate benino. Peccato per il black-out con contrattacchi sprecati nel quarto. Teniamoci i 2 punti – sospira – sono un po’ delusa”.
La 17enne Ambra Cavalletti sarebbe stata pronta a giocare in caso di necessità? “Sì, lo ero – risponde il giovane libero – La partita? Secondo me potevamo fare qualche errore in meno, ma ci è andata bene lo stesso. Mi sono piaciuti la grinta con cui abbiamo chiuso il quinto set fra le varie difficoltà e i tifosi, che non ci hanno mai mollato”.
Davide Zanichelli cerca di accontentarsi in attesa di tempi migliori: “Siamo partiti abbastanza male, con le polveri ancora bagnate da mercoledì. Sono andati male tre palloni subito ed è montato il panico, che ha compromesso il primo set. Poi, grazie a un po’ di pazienza, a un gioco leggermente migliore e a un piccolo calo di Cremona, siamo riusciti a incamerare secondo e terzo. Secondo me l’errore più grave l’abbiamo commesso riaprendo la partita nel quarto: nella fase centrale di quel parziale dovevamo rimanere più lucidi e concentrati e invece siamo stati disastrosi. Abbiamo permesso alla Magic Pack di recuperare e di staccarci. Alla fine il tentativo di recupero è toccato a noi. Peccato, sarebbe bastato che un paio di palloni girassero diversamente. Il tie-break non l’abbiamo vinto agevolmente, ma comunque il punteggio è sempre stato a favore nostro”.
L’auspicato successo pieno tuttavia non è arrivato e l’allenatore se ne rammarica: “Dispiace per il punto lasciato, però la squadra ha fornito segnali di volontà e di saper migliorare il gioco. Non siamo ancora belli da vedere, speriamo di avere più lucidità prossimamente. All’inizio abbiamo subìto in ricezione e quindi faticato nei primi tempi, soprattutto con Bragaglia, che è entrata in partita tardi. Vindevoghel ha fatto una buona gara. A livello di fondamentali non possiamo dire sia stato un partitone – riconosce - anche perché abbiamo toccato poco a muro e ricostruito col fiatone”.
Marinelli ha stretto i denti; nel caso non ce l’avesse fatta a portare a termine il match, sarebbe toccato alla baby Cavalletti. “So che Ambra sarebbe stata pronta a dare tutto, ma queste sono partite difficili – osserva il coach – dove posta in palio e tensione agonistica rischiano di incidere tanto”.

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