venerdì, settembre 07, 2007

All Fin, Guerrini: "Giusto che la società pretenda di più"
Il capitano Annalisa Guerrini fotografa la situazione della squadra: “Stiamo lavorando molto, però è giusto così perché il campionato è lungo e ci vuole una bella base completa in preparazione. Abbiamo iniziato a saltare, ma siamo ancora appesantite, i movimenti non vengono naturali e dobbiamo riprendere lucidità nella tecnica. Tutto normale. Per noi del gruppo dell’anno scorso è stato bello tornare in palestra e rivedere quasi tutte facce conosciute: l’ambiente è ormai familiare”.
Le nuove arrivate? “Mi sembra che si trovino bene e che si stiano integrando. Costanzi è stata un po’ ferma per problemi a un ginocchio. L’altra giovane, Cavalletti, invece sta bene, così come la cubana. Bragaglia, c’è poco da dire, è una professionista con enorme esperienza”.
L’obiettivo è più alto. “La società ha effettuato investimenti impegnativi allestendo un squadra con valori tecnici non indifferenti. Non solo: anche gli staff tecnico e medico ora sono completi. Effettivamente rispetto all’anno scorso abbiamo guadagnato. La società si sta strutturando da club solido e ha ragione ad aspettarsi qualcosa in più. Poi sulla carta è una cosa e giocare è un’altra. Bisogna che vada tutto bene. Il nostro valore verrà rapportato a quello delle altre squadre. Se non vediamo il livello delle altre, non possiamo renderci conto delle nostre forze. Con questi presupposti ognuna di noi si deve per forza attendere delle responsabilità in più. Dovremo metterci sempre il massimo impegno, stare attente e concentrate. Poi in campo ci vanno anche gli altri".
Quest’anno il campionato a livello di date si avvia alla normalizzazione, sebbene ci siano ancora un paio di soste in programma. “La prima sosta è noiosa – osserva la centrale – perché iniziamo con quattro partite di campionato e poi giochiamo la Coppa. Bisogna vedere a chi gioverà la pausa. Da quello che mi pare di capire, noi puntiamo ad iniziare già in maniera spedita per vedere il nostro reale valore. Ci sono partite ravvicinate e sulla carta da far bene subito. Ci si adatta, per carità; quello che invece digerisco meno è dover giocare il 26 dicembre. Non so fino a che punto nel nostro campionato di A2 si attiri più pubblico”.

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