giovedì, maggio 03, 2007

All Fin, il mister su di giri: "Grande prestazione"
VOLTA MANTOVANA. Se in determinate ed eccezionali occasioni si potessero attribuire più di tre punti per una vittoria, il 3-1 con cui l’All Fin ha piegato le resistenze del Castelfidardo sarebbe una di quelle. Mentalmente è terribile vedere lo striscione del traguardo, non riuscire a varcarlo a causa di fasi confuse dovute ad un episodio sfortunato (come può essere una compagna che si fa male) e doversi riapplicare nuovamente ad una pratica che di fatto era archiviata. L’équipe collinare ha superato ogni aspettativa.
Le voltesi hanno fatto registrare 72% in ricezione e 43% in attacco, le marchigiane 82% e 31%. La rotazione più prolifica è stata con Callegaro in posto 1.
Davide Zanichelli non sta nella pelle: “La partita era avviata verso un 3-0 netto con un grande risultato nostro e mai in discussione. Avevamo preparato bene la gara pur essendo in emergenza con Conti opposta e Ripamonti ala e stavamo, a mio avviso, dominando la scena. L’infortunio di Vindevoghel – l’allenatore passa alla seconda parte del match – ha girato tutto: la testa e gli ultimi punti. Non siamo stati abbastanza lucidi per chiudere, pur essendo davanti. Il problema è che in quel momento non avevo cambi possibili, se non Goranova zoppicante. Paradossale. Nel quarto set Liesbeth voleva giocare, ma le ho detto di no perché non era in condizione. Abbiamo rischiato una formazione inedita con Giovannelli opposta e il cuore è venuto fuori: prestazione immensa. Abbiamo incamerato contro Castelfidardo un parziale importante per i playoff. Però anche le altre hanno vinto e adesso non sappiamo quando Vindevoghel potrà rientrare. Abbiamo comunque dimostrato che tutti gli elementi di questa squadra possono dare un apporto valido”. Tornando al pre-infortunio, l’All Fin è apparsa superiore all’avversario in ogni fondamentale: “Sì – conferma il coach - abbiamo toccato a muro, difeso, rigiocato; Negrini, Fratoni e Campanari erano in difficoltà. Abbiamo disputato tre quarti di partita perfetti, poi si sono verificati attimi di follia quando si è fatta male Lies. In seguito, chi era in campo ha fatto le cose che doveva fare. Benissimo in difesa e a muro. Abbiamo buttato via qualcosa, ma ci sta. I cambi da loro erano dettati dal fatto che giocavano male, quindi erano avvicendamenti col muso lungo – spiega –mentre i nostri erano obbligati e vissuti con una grinta diversa. Siamo stati più bravi della sfortuna”.

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