lunedì, maggio 15, 2006

La Piacentina chiamata al riscatto
VIADANA. Si scuote la testa nell’entourage della Piacentina. Attraversare cinque set con la consapevolezza di avere i mezzi per spuntarla e poi vedersi sfuggire il match potrebbe essere una batosta per il morale. Ma l’orologio corre veloce: domani si torna in campo per gara 2 (PalaFarina, ore 21) e scocca l’ora del riscatto.
Riccardo Chiesa suona la carica: "Sabato eravamo determinati. Nel primo set siamo stati avanti di tanti punti eseguendo buone battute e tante difese. Nel secondo siamo entrati in campo pensando di essere caricati dall’aver vinto il primo set fuori casa. Invece non so cosa sia successo. Siamo stati presi dal nervosismo perché loro hanno messo pressione in battuta e in attacco andavano a segno facilmente. Il mister ha fatto dei cambi, ma siamo affondati. Nel terzo –prosegue l’opposto- abbiamo ripreso il nostro gioco e ce lo siamo aggiudicato bene. Nel quarto abbiamo subìto l’opposto, uno schiacciatore e un centrale. Nel tie-break siamo partiti in svantaggio 3-0. Ci siamo riportati sotto, ma non abbastanza. Il nostro problema maggiore è stato il muro: ne abbiamo fatti solo 5 in 5 set. E poi non siamo mai riusciti a contrastare l’opposto Ravagnan, il loro terminale in attacco. Stasera in allenamento (ieri, ndr) appronteremo la tattica per cercare di fermarlo. Possiamo andare a gara 3, possiamo ribaltare il risultato, se ci esprimiamo ai nostri massimi livelli. Siamo fiduciosi".

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