domenica, maggio 28, 2006

Burro da batticuore: si va a gara 3
ODERZO (Treviso). A cavallo tra deriva e speranza fino all’ultimo, liberatorio, errore di Ioppi in primo tempo: il Burro Virgilio prolunga la sua avventura nei playoff, avendo la meglio su un Oderzo non irresistibile come in gara 1, ma certo con le ali tarpate da una squadra virgiliana più determinata e meglio registrata. Recupera in modo quasi miracoloso Mazzonelli (tra i migliori) ma Saviotti si infortuna in modo abbastanza grave al ginocchio. Si lotta sin dal primo, estenuante set. Finisce 31-29 per i veneti con un errore in battuta di Frosini e un muro di Campagnaro su Saviotti, ma il Top Team non ha mai avuto un set point a favore. Nel secondo parziale è un ace di Tognazzoni a segnare un break importante (16-13), il divario si allarga poi Oderzo recupera dino al 24-23: chiude Frosini. Anche nel terzo c’è un tentativo di rimonta dopo che sempre Tognazzoni, uno dei mattatori, aveva siglato con un muro il massimo vantaggio per Mantova (21-15). Ma stavolta le velletià degli avversari si fermano sul 22-18. Si fa male Saviotti nel quarto set. Ancora punto a punto, ma è il Burro stavolta a gestire la sagra dei match point, e a firmare gli ultimi due punti. A Bergamo, Olimpia-Cavriago 3-2: orobici in A2 e reggiani in attesa della vincente di gara 3 tra Burro e Oderzo.

LAE ODERZO 1
BURRO VIRGILIO 3
(31-29, 23-25, 22-25, 26-28)
LAE ELECTRONIC ODERZO: Bastianini 19, Campagnaro 7, Orel8, Daldello N. 3, Berto 14, Ioppi 14, Daldello M. (L), Cester, Savio. N.e.: Raccis, Parisotto, Mattiuzzo. All. Da Re- Sovilla.
BURRO VIRGILIO MANTOVA: Saviotti 9, Bendi (L), Mazzonelli 6, Speringo 2, Manzoli, Tognazzoni 16, Verri, Rinelli 6, Modnicki 11. N.e.: Sannai, Montecchi. All. Tubertini-Marchesi.
Arbitri: Carrara e Siddi di Gorizia.
Note: durata set 35’, 27’, 27’, 38’. Aces: Oderzo 6, Burro 5. Battute sbagliate: 17-21. Muri: 12-15.

ODERZO (Treviso). “Demoralizzato dopo il primo set perso? No. Ho visto il gruppo consapevole che le partite si vincono alla fine”. Lorenzo Tubertini l’ha letta in faccia ai suoi giocatori, la volontà di non farla finita qui. “Facce positive, di tutto il gruppo. I ragazzi hanno richiamato risorse interne, molto forti”. E’ stata dura, certo. “Ci volevano grossi stimoli per vincere qui a Oderzo. Ci sono stati sprazzi di bel gioco, ma non abbiamo mai ingranato la quinta. Siamo riusciti comunque a rimanere attaccati alla partita”. Il confine tra dentro e fuori, tra esaltazione e depressione, è sottile ma ben demarcato. E il Burro è caduto nella parte giusta. Il lavoro psicologico è stato frettoloso, ma ha portato i suoi risultati. “Dovevamo – riflette l’allenatore del Burro Virgilio – ristrutturare il punto di partenza. La sconfitta ci è servita come oggetto di riflessione e di crescita. Abbiamo fatto tanta fatica per arrivare fin qui, di conseguenza ci abbiamo creduto. Dopo l’infortunio a Saviotti, la palla scottava, ma a colpi di murate e contrattacchi abbiamo dimostrato la volontà di chiudere”. Che l’Oderzo non potesse gigioneggiare come a Curtatone, si è capito subito. “Però, a sprazzi, ha battuto discretamente. Noi abbiamo ricevuto meglio e quindi l’attacco è stato molto più positivo che a Curtatone. Giocando alti sulle mani del muro, e provando colpi differenti, la qualità del muro avversario ne risente”.
Nel Tubertini-pensiero (positivo) affiora un se: “Se perdevamo, a quest’ora si tornava pieni di sconforto. Ma andiamo avanti, sapendo di non aver vinto ancora niente. E nemmeno se dovessimo arrenderci a gara 3 dell’ultimo turno non avremo vinto niente. E sarà un fallimento. Adesso c’è bisogno di recuperare forze e acciacchi. In tempi brevi forse non riusciremo a ritrovare Saviotti ma questa squadra, pure con identità diverse, esprime gli stessi principi. E dunque resto tranquillo per gara 3”.

ODERZO (Treviso). Pensava di avere già chiuso i conti con la sfortuna, Gian Paolo Saviotti. “Per quest’anno avevo già dato, e invece finisco la stagione infortunato”. Uno scontro fortuito con il palleggiatore avversario, Nicola Daldello. “Il ginocchio si è piegato internamente. Adesso aspettiamo gli accertamenti”. Ma è una distorsione, nel tempo breve dei playoff non si recupera. Tocca dunque a Speringo finire il lavoro. Mazzonelli ha passato tre giorni steso a letto, il mal di schiena lo ha condizionato nella distribuzione in posto 2. “Però anche a mezzo servizio ha giocato bene”, è l’apprezzamento di Dawid Modnicki. “Mercoledì scorso – aggiunge il centrale - non ci aspettavamo un Oderzo così forte in battuta e muro e questo ci ha un po’ spiazzato. Adesso sappiamo come sono. L’approccio mentale è stato diverso. Anche nel set perso 31-29 eravamo lì. Stavolta in battuta siamo andati meglio noi. Se partiamo con la stessa testa di questa trasferta, sarà un’altra storia nel nostro palazzetto. Bisogna essere carichi. E riposare”.
La squadra, oggi, è in libertà. Domani pesi al mattino e tecnica il pomeriggio.
Al Palabam gara 3 si gioca mercoledì con inizio alle 20.30.

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