martedì, febbraio 21, 2006

Abrasix: il dopo Parma nelle parole del coach
VOLTA MANTOVANA. Il tarlo della sconfitta patita a Parma ha cominciato a rodere nell’entourage dell’Abrasix. Malgrado il quarto ko, l’équipe collinare rimane comunque capolista, avendo la più diretta inseguitrice (il Cadelbosco) perso anch’essa al tie-break a Forlì. La giornata metteva di fronte quarta contro prima e terza contro seconda e i risultati hanno arriso a chi in classifica rincorre.
Le gerarchie del girone B non sono cambiate: Volta 40 punti, Cadelbosco 38, Forlì 35, Parma e Manzano (che ha vinto da tre) 34. Ma è indubbio che qualche certezza di chi sta davanti possa vacillare. L’Abrasix domenica sarà di nuovo in trasferta (in Friuli) per un altro scontro diretto.
Dopo aver schierato nei primi due set la nuova formazione (Ripamonti fuori mano e Zampieri primo martello), dal terzo Davide Zanichelli è tornato all’antico con Zampieri opposta. L’obiettivo del coach è di poterle proporre entrambe con disinvoltura. "Ne abbiamo le capacità –dichiara- ciò offre più alternative a noi e provoca confusione nelle avversarie. Non deve essere un problema il cambio. Qualora lo diventasse, mi concentrerei solo su un assetto". L’allenatore analizza il match del PalaRaschi: "Temevo soprattutto il loro gioco sporco e i pochi errori. Noi non siamo stati bravi ad interpretare la gara, abbiamo subìto psicologicamente. Nei primi due set e nel tie-break sul punto a punto abbiamo fatto fatica. Quando invece prendiamo del vantaggio, emergono le nostre sicurezze e giochiamo meglio. Forse si poteva forzare di più il primo tempo, ma Rossi non stava bene, non si era allenata. Abbiamo sbagliato troppi contrattacchi nel secondo set e lì è stata la differenza. Magari strapparlo poteva significare avere la partita in pugno. Peccato. Comunque brave a lottare da 2-0 sotto. Quando perdi 15-13 al quinto è solo un break che decide. Nell’ultima palla abbiamo rischiato l’alzatrice sulla fast, quindi in posto 4, e Conti in 2. L’abbiamo toccata e rigiocata ma in una brutta posizione. Ci voleva più fortuna, ma non recriminiamo su quella palla lì. Recrimino per il secondo set e anche per il primo: sull’8-5 per noi abbiamo sbagliato tre contrattacchi consecutivi. In generale abbiamo fallito troppi contrattacchi e non siamo stati lucidi nelle veloci. Ci siamo complicati la vita da soli. Non è una partita del tutto negativa, ci sono mancati gli attributi nei momenti chiave. Una squadra forte lo deve essere non solo quando vince a 13 o 14, ma anche nel punto a punto".

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