domenica, febbraio 20, 2005

Interviste del dopo-gara
CURTATONE. In quattro partite col Sassuolo, il Burro ha vinto solo l’andata di Coppa. L’incredulità è stampata sul volto distrutto di Arianna Capelli: “Sassuolo bestia nera? Non lo so, fatto sta che con loro non riusciamo a vincere. E’ stata durissima e alla fine non ce l’abbiamo fatta. Complimenti a loro, rivediamo cosa non è andato e sotto con la prossima. Ci pesa tantissimo questa sconfitta. Speriamo di rifarci domenica a Collecchio. Non siamo riuscite a fermare la Corjeutanu, è stata implacabile. Per carità, brava lei, però in cinque set non l’abbiamo quasi mai presa. In due set su cinque siamo partite in svantaggio e abbiamo speso energie per riprenderle. Abbiamo avuto momenti in cui perdevamo 4-5 punti. Sul finire di set, ciò che altre volte funzionava e ci faceva balzare avanti, stavolta è venuto meno. Non so, forse è mancata un po’ di attenzione o forse eravamo stanche. Il quarto set ci ha ammazzato. Il tie-break di solito –sorride amaro l’alzatrice- fai fatica a perderlo quando sei davanti. Noi ci siamo riuscite ed eravamo 11-7. No, non pensavamo di avere già vinto. La battuta non è stata incisiva, con tanti errori commessi senza ricavarne punti. Loro in ricezione e difesa sono forti, ma noi dovevamo essere più pungenti”.
Mister Milano mastica amaro: “Le caratteristiche di una squadra molte volte possono essere ostiche per le caratteristiche di un’altra. La nostra pecca maggiore è stato non saper gestire i vantaggi accumulati. Dovevamo contenere Corjeutanu e non ci siamo riusciti. Sapevo che sarebbe stata dura, considerate le loro capacità tecniche e anche perché era facile in noi un rilassamento dopo gli ultimi risultati”. Massimiliano Taglioli, secondo allenatore del Sassuolo e ieri in panchina da primo per la squalifica di Manuela Benelli, confida: “Non saprei dire che percentuale di successo ci eravamo dati prima del match, ma non siamo arrivati rassegnati. Sapevamo che sarebbe stata difficile, perché Curtatone veniva da un periodo positivo e noi no e perché con loro devi sempre giocare al 100%. Forse la situazione di emergenza può averci stimolato a tirare fuori tutto. Ci aspettavamo una partita dura. Abbiamo interpretato abbastanza bene il servizio: quando riuscivamo a metterle in difficoltà poi andava bene anche il resto. Siamo una squadra avente il punto di forza nella correlazione muro-difesa. Non penso ci sia stato un fondamentale grazie al quale abbiamo portato a casa la partita. La nostra bravura è consistita nel rimanere attaccati al match e nel non buttarci giù come magari è accaduto altre volte. La nostra classifica va indubbiamente meglio, ma quelle dietro che vincono ci fanno mordere le mani. Nel girone d’andata abbiamo avuto i problemi più grossi con quelle dietro e in trasferta abbiamo spesso patito: stavolta possiamo ritenerci contenti”.

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