domenica, gennaio 16, 2005

Martinelli: in difficoltà, ma abbiamo reagito
MANTOVA. Le emozioni sono il sale dello sport e allora ben vengano anche quando arrivano così. Il pubblico se n’è andato contento, alzi la mano chi si è annoiato. Come a Merate, un muro ha cambiato la storia del match. Il tappo di spumante è saltato negli spogliatoi del Cantù perché il magnum messo in palio dal Top Team è stato assegnato al libero degli ospiti, Cristian Manea. Ma tra i migliori del Burro Virgilio va segnalato anche Marco Martinelli, capitano stoicamente in campo con una coscia fasciata, autore di dieci punti e tre muri. Martino rifiuta il paragone con Merate: “Là, a parte l’inizio, non avevamo sofferto così tanto. Qui sì, abbiamo fatto tutto con molta fatica. Per la prima volta quest’anno siamo stati in vera difficoltà. A Spezia, a Lavagna, abbiamo sbagliato ma almeno eravamo in campo. Qui no, ci guardavamo in faccia e non funzionava niente. Chissà perché, forse perché eravamo in casa e le cose non ci riuscivano come al solito, fatto sta che siamo innervositi. Ma abbiamo saputo reagire”. Capacità di padroneggiare l’emergenza, sì: risorsa magica. “Ce l’abbiamo dentro”, dice, con un lampo negli occhi, Andrea Frosini. “E’ già successo e non è un caso se continua a succedere, di ribaltare un set, anche giocato malissimo. Non siamo partiti nel modo voluto, subivamo in ricezione e in attacco non andavamo giù. Gli ace ci hanno tagliato le gambe, nel quarto ne abbiamo presi ben sei, ma siamo stati bravi a restare lì con la testa. La squadra ha molte risorse, ma dobbiamo migliorare gli equilibri”.

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