domenica, gennaio 16, 2005

Milano: difesa e attacco super. Avalle: muro e difesa male
CURTATONE. Gianfranco Milano, coach del Burro, non potrebbe essere più soddisfatto: “Le motivazioni hanno aiutato la mia squadra ad esaltarsi in difesa. Le attaccanti ci hanno messo il loro riuscendo a fare cose non usuali. Nel terzo set abbiamo avuto una flessione, ma abbiamo stretto i denti e raccolto il risultato pieno. Boschetto fortino? Sì, lo sta diventando. Bisogna partire dal proprio ambiente e poi scaricarsi fuori casa. Bene la correlazione muro-difesa. Se seguiamo alcune indicazioni, il muro e la difesa diventano importanti su palla alta; sul primo tempo davanti abbiamo sofferto, su quello dietro abbiamo azzeccato alcune scelte”. Simonetta Avalle, da venerdì allenatrice della Figurella Firenze, prende atto senza drammi della sconfitta: “Ho visto Curtatone molto ben organizzato in difesa e a muro e con attaccanti incisivi. Da parte nostra, una buona ricezione e una battuta discretamente tattica. Per il resto non siamo in condizione in attacco, a muro e in difesa. Gli errori sono dovuti al fatto che se riesci a combinare poco perdi anche lucidità nelle cose banali. La squadra al momento è in disordine: occore dare tranquillità e lavorare su alcune cose. Bene la ricezione e la battuta, ma abbiamo esaltato le loro qualità in attacco. Quando si gioca a casaccio, è giusto perdere. Loro, ripeto, sono organizzati molto bene”. Dopo un allenamento e mezzo e una partita da neo-coach, sono in vista cambiamenti? “Sicuramente c’è da lavorare tanto su aspetti semplici, non c’è sempre da fare tattica ad alto livello. Sistemate queste cose, magari opererò delle modifiche. Arrivando alla fine del girone d’andata non posso creare scompiglio. Dovrò dare alla squadra un dettame chiaro a muro e in difesa (ora mancante) e lavorare tanto in attacco”.

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