domenica, marzo 28, 2004

Gazzotti: nel quarto rientrati bene sul servizio di Koleva
CURTATONE. Tie-break, per favore, basta. Eppure c’è mancato poco che, da un possibile 3-0, la partita del Burro Virgilio si allungasse al quinto. Rischio tamponato in tempo: “Da metà del quarto set abbiamo ripreso a giocare”, spiega Marco Gazzotti. “Se ci siamo seduti nel terzo set, è stato un errore”, continua il tecnico, ma sottolinea “se”, come dire che sono state le avversarie ad essersi meritate il terreno conquistato: “E’ vero che il Castelfidardo ha cominciato a rischiare, soprattutto in battuta, e ci ha messo in crisi”.
Qui, secondo Gazzotti, ha avuto origine il cono d’ombra del Burro. Proprio dal servizio, che nei primi due set era stato il punto di forza delle virgiliane. La partita si è d’improvviso rivoltata come un calzino. “Noi abbiamo preso a sbagliare, innervosendoci anche negli altri fondamentali. Loro hanno preso coraggio, difendendo tutti i palloni, passando con continuità e il set è volato via così”.
E anche il quarto stava prendendo la stessa piega. “Uguale” conferma Gazzotti. Finché Koleva non è tornata a scattare come una molla. “Con lei al servizio, ed eravamo sotto di tre-quattro punti, siamo rientrati ed al secondo time-out eravamo completamente in partita. Abbiamo approfittato delle occasioni che ci hanno concesso e non abbiamo sbagliato. Un paio di muri, un paio di difese fuori dell’ordinario e la partita si è conclusa”. Tredici muri-punto non soddisfano del tutto il tecnico: “Secondo me abbiamo murato peggio di altre volte, sprecando tante occasioni, con tanti palloni che ci sfuggivano dalle mani per negligenza, o voglia di strafare. Chiaro che se la squadra gioca con entusiasmo, punto a punto, riescono anche quelle cose che, come il muro, danno la carica e servono a vincere i set”.

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