domenica, gennaio 25, 2004

Montemurro tende la mano al Burro Gabbioli
CURTATONE. Anche le gigantesse hanno i loro punti deboli ma il Burro Virgilio Gabbioli, stavolta, non ha saputo approfittare di avversarie non solo vitaminiche ma intelligenti. "La differenza con la gara di andata? Allora Curtatone aveva osato di più. Ma ho ritrovato un'avversaria tonica sotto l'aspetto fisico e mentale" dice coach Francesco Montemurro.
L'allenatore del Santeramo non ha difficoltà a riconoscere limiti e meriti propri e altrui, tanto, è il segreto di Pulcinella. "Tutta Italia lo sa, che avete problemi di ricezione - dice - Anche noi li abbiamo, ma oggi (ieri, ndr) non sono venuti fuori e il palleggiatore ha potuto gestire il gioco, che si è sviluppato in modo rapido e potente. E' bastato questo". E in che cosa il dream team barese è vulnerabile? "Diciamo che la fast ci ha messo in difficoltà - continua Montemurro - A muro dobbiamo far meglio, ma stavolta avevamo centimetri in più. Nel secondo set abbiamo tirato il fiato: succede. A forza di errori e regali, gli altri si pigliano confidenza". L'ex azzurra Biamonte ha regalato lampi di classe: "Sì, ma la Bia che conosco io gioca poche partite come questa - rintuzza il tecnico - Tutte fanno riferimento a lei e hanno bisogno di lei. Ma è come Koleva, a volte sbaglia troppo. Nelle ultime 24 ore ci siamo guardati a muso duro e le ho detto: devi giocare a un altro livello. E così ha fatto. Brava anche Wiegers".

Home
Google