domenica, febbraio 08, 2015

Le interviste

Davide Mazzanti soppesa aspetti positivi e negativi: “Il primo set? Non ho idea di cosa sia successo, non sono nella testa delle ragazze. Non credo che la squadra pensasse ancora alla sconfitta di Coppa; quella l’abbiamo già metabolizzata. La qualità di gioco non è stata quella che ci ha contraddistinto finora. Siamo cresciute in battuta, mostrato cose buone a muro e limitato i danni in attacco. Con meno errori in questo fondamentale ne siamo usciti. Al servizio ho iniziato a dare solo una consegna: battere in zona 1. Con ordine le abbiamo messe in difficoltà e ci siamo soffermati solo su una traiettoria”. Il sestetto con Gennari in banda e Ortolani opposta, per due volte scelto in corsa, potrebbe diventare definitivo? “Ci devo pensare insieme al mio staff – risponde il coach – Il problema è che cambierei ciò su cui abbiamo lavorato finora. Del resto è pur vero che non posso aspettare così tanto per modificare le cose. Vediamo cosa fare”.
Per il presidente Massimo Boselli si sono giocate due partite, una in campo e una fuori. “Abbiamo cominciato male, secondo me il contraccolpo psicologico di Busto si è sentito. Poi qualcuna ha iniziato a tirare ed è emerso il nostro potenziale, Ci siamo tirati fuori dall’empasse emotivo. Mi sono piaciute molto Gennari e Gibbemeyer. Noi dirigenti abbiamo cercato di creare una campana attorno alle giocatrici. Assicuro che sono giorni difficili. Siamo riusciti a portare fuori dal PalaFarina un capitale di materiale. Ora abbiamo quattro opzioni, si sono fatte avanti quattro località per ospitarci fino a fine stagione e ne siamo onorati. Sono la stessa Montichiari, Mantova, Cremona e Parma. Ci fa piacere”.
Non sempre si può vincere incantando e la Pomì si gode la reazione dopo un primo set choc. “Loro sono partite molto bene e ci hanno aggredito con la battuta – dichiara il viceallenatore Giorgio Bolzoni – Non voglio usarla come scusante, ma sono state due giornate particolari e il clima è stato altalenante. Abbiamo commesso tanti errori, ma il merito va ascritto anche al Forlì che ha spinto bene. Abbiamo cercato di rientrare e il resto della partita ha in seguito rispecchiato i valori del campionato, senza nulla togliere alle avversarie”.
Alessia Gennari, premiata Mvp, sorride: “Per noi il gruppo è imprescindibile, nei momenti di difficoltà ci prendiamo per mano e proviamo a risalire. Cosa che non abbiamo fatto mercoledì con Busto. Loro sono partite a mille all’ora al servizio, avevo quasi paura. Siamo state brave a reagire e sul piano tecnico la chiave del match è stata aver aggiustato la ricezione. Poi noi con palla in mano all’alzatrice diventiamo quasi imprendibili”.
Angelo Vercesi, coach del Forlì da poco più di un mese, sottolinea l’aspetto della scarsa abitudine a vincere: “Ci manca saper vincere, saper aggredire, sentire il sapore della vittoria. Ovviamente faccio i complimenti a Casalmaggiore che è riuscito a gestire situazioni particolari”.
Camilla Neriotti, centrale forlivese, concorda: “Ci manca la fiducia in noi stesse negli ultimi punti e il coraggio di andare a prenderci una vittoria. Siamo partite bene, agguerrite e con un atteggiamento cattivo. Eravamo cariche e ben preparate, ma loro sono riuscite a rientrare”.

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