martedì, febbraio 10, 2015

Il PalaFarina crollato lascia un vuoto enorme

VIADANA. PalaFarina, cuore pulsante dello sport da palestra viadanese. Che tristezza vederlo vuoto e ferito. Il crollo di una parte del tetto dell’impianto sportivo ha disteso una scia di polvere non solo materiale sulle attività che da anni vi trovano spazio. La pallavolo è la disciplina regina e la sua corona, almeno per questa stagione, non brillerà più. La Pomì di serie A1 femminile, società formalmente casalasca ma ormai adottata da Viadana a tutti gli effetti, è dovuta emigrare a Montichiari per la partita di domenica e ancora non si sa in quale impianto terminerà l’annata. Paradossalmente però, il problema momentaneamente più impellente e grave per la dirigenza è un altro: il costoso materiale che giace nelle stanze della sede e che non si può portare via. La Magistratura ha infatti disposto il sequestro del palazzetto e ieri i carabinieri hanno messo i sigilli.
Il presidente della Pomì, Massimo Boselli, sfiora le lacrime: “Siamo riusciti a far uscire solo i led pubblicitari fra sabato e domenica. Quelli rappresentano un investimento enorme. Tuttavia sono rimasti lì la rete, i pali metallici, i palloni e soprattutto il taraflex (obbligatorio in A e domenica il Montichiari ha gentilmente offerto il proprio, ndr). Ovunque andremo, senza il taraflex non possiamo giocare. Costa 35 mila euro e se si ghiaccia è da buttare. Chiediamo – è l’accorata richiesta del patron – di poter entrare insieme ai Vigili del Fuoco per recuperare le nostre cose. La zona dove si trovano è in muratura e non interessata dal crollo. Questo per quanto ci riguarda; altre società lì hanno i pc”. “Sono appena uscito dalla caserma dei carabinieri – fa eco il presidente del Viadana maschile di B2, Valeriano Rossi – e mi hanno detto che assolutamente non si può entrare. Oltre ai palloni, abbiamo tutta la documentazione del pre-partita e i medicinali. Sabato scorso eravamo in trasferta, il prossimo probabilmente giocheremo a Casalmaggiore. Per gli allenamenti ci dividiamo fra Boretto e palestra Maggi. Poi vedremo”. “Viviamo alla giornata – sbotta Claudio Gelmini, numero uno del Viadana 1974 – noi siamo legati anche alle scuole e dobbiamo sentire il Provveditorato. Le ore di attività e le partite in programma al PalaFarina devono essere spalmate altrove. Abbiamo ragazze dalla Prima divisione all’under 13 più il minivolley. Ci arrangiamo con la Maggi e si è fatta avanti Corte Lavadera. Mercoledì ci sarà un incontro in Comune”.

Home
Google