domenica, dicembre 16, 2012

Pomì, coach Milano espulso per proteste

La Pomì espugna non senza soffrire il campo della Cedat 85 San Vito ed effettua un altro piccolo passo in avanti in classifica divenendo la prima inseguitrice della capolista Novara. Inaspettata la maratona alla quale la formazione di casa ha costretto Bacchi e compagne che alla fine l’hanno spuntata al termine di un quinto set dominato. Per la sfida con la formazione sanvitese il tecnico pugliese della Pomì Gianfranco Milano si affida a Corna al palleggio, Guatelli opposta, Repice ed Olivotto al centro, Bacchi e Beier di banda e Gibertini libero. E’ devastante l’impatto con la gara della formazione casalasca che appare di una altro pianeta rispetto ad una Cedat decisamente in imbarazzo nonostante l’assordante tifo dei propri sostenitori. In men che non si dica Bacchi e compagne sono già al cambio campo sull’1 a 0 frutto del 10-25 da urlo con il quale annichiliscono le pugliesi di mister Lo Re. Difficile dopo una mazzata simile pensare ad un secondo parziale in contro tendenza ma il bello della pallavolo, soprattutto quando si gioca su campi in cui i fattori esterni possono divenire condizionanti, è anche questo. La Pomì appare la lontana parente della squadra schiacciasassi di pochi istanti prima e la Cedat risulta completamente trasformata. Cala la positività offensiva delle casalasche, mentre al contrario Nikic e compagne martellano con decisione da tutte le zone del campo. Il vantaggio al primo time-out tecnico delle locali è striminzito (8-7) ma si dilata strada facendo al secondo stop obbligatorio (16-12). Capìta la prevedibilità del gioco della propria squadra, Milano prova ad inserire Agrifoglio per Corna. Grazie al muro, la Cedat si issa addirittura sul 21-14 e sul fronte Pomì si fatica a trovare le contromisure. La reazione delle ospiti non si fa comunque attendere, Bacchi con poderosa pipe e Repice con bel muro su Gomes mettono paura a San Vito che quindi dopo ace di Beier ed invasione a rete e un'altra palla vincente di Bacchi si sente tallonato (21-19). La Pomì arriva addirittura a stretto contatto delle pugliesi dopo ace di Beier costringendo Lo Re a chiamare time-out discrezionale. Si lotta punto a punto ma alla fine le rosa sono costrette a soccombere 25-22 dopo punto risolutore di Nikic. La metà campo da dove la Pomì aveva iniziato la gara porta bene, vuoi per la lontananza dall’assordante tifo locale, vuoi per il ritorno a maggiore serenità, la squadra di Casalmaggiore parte col vento in poppa nel terzo set e dall’8-5 del primo time-out tecnico diviene irresistibile. Tornano a spingere dai nove metri le casalasche e per Della Rosa diviene arduo smistare a dovere. Le rigiocate sono frequenti in casa Pomì e le attaccanti sono ciniche e spietate nel monetizzarle a dovere. Chiude Guatelli con un ace sul 13-25, una sorta di macigno sulle speranze di San Vito. Quest’ultima è comunque ben lungi dal divenire arrendevole e l’inizio di quarto set è una sorta di campanello d’allarme per Bacchi e compagne. Alcuni errori di troppo delle casalache ed alcuni numeri di Ihniatsiuk spianano la strada alle locali sull’8-4. La Pomì vacilla, prova a rimetterla in corsa Bacchi con due bombe delle sue che valgono il 10-9 ma sono l’agonismo e la voglia di combattere della Cedat a fare la differenza. Sul 12-9 per le pugliesi ci scappa anche un gesto di nervosismo del tecnico della Pomì, dopo decisione arbitrale dubbia, che lo stesso direttore di gara punisce con un giallo che combacia con il tredicesimo punto per le locali. Non si placa la protesta del mister delle ospiti e l’arbitro rincara la dose estraendo anche il rosso procedendo dunque all’espulsione. La Pomì si allontana progressivamente dal match, gli errori nei quali incorrono le attaccanti ne sono la prova lampante. Sul 17-10 l’allenatore in seconda Giorgio Bolzoni, chiamato a gestire la squadra, opta per Zago, al rientro dopo settimane di stop, al posto di Guatelli e poco dopo per D’Ambros in seconda linea per la capitana Bacchi. Beier e Repice provano a tenere in corsa la Pomì ma la Cedat è ormai lanciata e riesce ad archiviare il quarto set con il punteggio di 25-14. Messa spalle al muro e senza il proprio tecnico, costretto a seguire la gara dalla tribuna guardato a vista dal commissario di campo per evitare comunicazioni via radio con la panchina, la Pomì ritrova se stessa. Con Zago in campo al posto di Guatelli, la formazione ospite parte alla grande piazzando uno 0-5 dirompente, due punti di Olivotto, uno di Beier, uno di Bacchi su battuta ed un errore di Gomes valgono la partenza a razzo delle rosa che quindi incrementano il vantaggio al cambio campo sul 2-8 propiziato da un attacco vincente e da un ace di Zago. La stessa attaccante veneta concede il bis dalla zona di battuta quindi Bacchi firma il punto del 2-10. San Vito è ormai prossima a capitolare nonostante alcuni punti di Nikic. Quando Repice chiude sotto rete dopo ricezione errata delle pugliesi realizzando il 4-13 si capisce che la gara è segnata per le locali. La Pomì non ha nemmeno bisogno di realizzare il quindicesimo punto che arriva direttamente dopo cartellino giallo rifilato dal direttore di gara a Nikic.

INTERVISTE Tutto è bene quel che finisce bene, in casa Pomì la trasferta in terra pugliese può andare in archivio non senza recriminazioni ma tutto sommato i due punti messi in cassaforte garantiscono un ulteriore passo in avanti in classifica dove ora le rosa hanno superato Ornavasso, sconfitto a Cadelbosco, e tallonano a due punti Novara prossima avversaria. “Non si è trattato della partita semplice che molti pensavano – commenta l’allenatore in seconda Giorgio Bolzoni – per noi la gara si è tramutata in una maratona quando invece la squadra avrebbe dovuto e potuto archiviarla con maggiore disinvoltura. C’è da dire che i due set persi proprio dal lato dei supporters locali non possono essere casuali, il tifo assordante ed al limite del regolamentare, non ha certo aiutato le ragazze in campo, anche se questo ovviamente non deve essere additato come valida scusante per la mancata espressione della nostra superiorità tecnica”. Non sempre quando si parte favoriti, dover risolvere una gara al quinto set può risultare facile. “In effetti sul 2 a 2 qualche timore iniziava a serpeggiare ma devo dire la squadra è stata brava a ripartire da zero e a dimostrare con i fatti la propria caratura. Ciò non toglie che si debba imparare a gestire certe situazioni ambientali difficili senza lasciarsi condizionare da comportamenti ostili nei nostri confronti. Su questo aspetto ci sarà ancora da lavorare”. Se qualcuno gli avesse detto prima della gara che sarebbe potuto arrivare un punto con la Pomì probabilmente non gli avrebbe creduto, il tecnico della Cedat 85 Lo Re sottolinea la quasi impresa della sua squadra. “Un punto con Casalmaggiore – commenta il tecnico delle pugliesi – era quasi insperato. La formazione ospite nei parziali vinti ci ha sovrastato in lungo e in largo, le ragazze sono state brave ad infilarsi nelle strettoie che ci ha lasciato nel terzo e quarto parziale portando la gara al quinto set. Sicuramente per noi il punto fa morale e può rappresentare una grossa iniezione di fiducia per tentare la risalita”.

CEDAT 85 SAN VITO 2
POMI’ CASALMAGGIORE 3
(10-25, 25-22, 13.25, 25-14, 4-15)
Cedat 85: Avallone 1, Cacciapaglia (L), Caforio, Della Rosa 5, Soleti 5, Nikic 19, Lattanzio 1, Ihnatsiuk 10, Monna, Moreira Gomes 7, Caneva 5, ne Lanza. All.: Lo Re-Semeraro.
Pomì: Corna 5, Guatelli 6, Repice 16, Olivotto 12, Bacchi 22. Beier 17, Gibertini (L), Agrifoglio, Zago 4, D’Ambros, ne Nasari, ne Nardini. All.: Milano-Bolzoni
Arbitri: Bertoletti e Palumbo
Note: spettatori 1.000, durata set: 20’, 29’, 24’, 26’, 13’, totale 112’. Aces: Cedat 2, Pomì 11. Battute sbagliate: Cedat 4, Pomì 7. Muri: Cedat 5, Pomì 18. Ricezione: Cedat 58% (prf 36%), Pomì 68% (prf 45%).

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