Prima maschile, personaggio della settimana e commento

Riflettori su Federico Milic, capitano del Lunetta, classe 1973, da 20 anni sui campi di volley. “Troppi” dice lui, un veterano della pallavolo provinciale. Ha giocato a Porto, Roncoferraro, Rivalta e adesso a Lunetta. Il suo giocatore preferito è Renan Dal Zotto, ma il suo ruolo (centrale) non ‘coincide’: “All’inizio sì, ho giocato in banda, poi in una partita mi sono spostato al centro e da lì non mi sono più mosso – racconta l’impiegato nel settore dei salumi -. I miei hobby sono lo sci e la vela: come vedi non sto mai con le mani in mano”. Milic spera di riuscire anche quest’anno “a giocare a un livello più che decoroso, nonostante l’età. Come squadra, siamo tutti agonisti e vogliamo rivincere il campionato. Sarà più difficile, ma diremo presto la nostra”.

MANTOVA. Balza in testa la Remo Mori in Prima Divisione maschile, vincitrice da 3 punti nei confronti del Lunetta, mentre il Cuba Libre ha vinto al tie-break e quindi soltanto da 2 sul campo del Medole, cedendo così la prima posizione. L’Aics ha combattuto in tutti i set, ma non ha giocato bene nei suoi fondamentali più forti (ricezione, battuta e difesa) e si è dovuta inchinare al team roverbellese. Il Lunetta si ritiene ancora in rodaggio, anche perché si pensava che il campionato cominciasse più tardi e quindi la preparazione fisica ha seguito un percorso più lungo che ha portato il gruppo ad iniziare con la palla più avanti. Ma la sconfitta non avrà ripercussioni sul prosieguo della stagione e Milic e compagni, non appena olieranno i meccanismi, sveleranno le loro carte in ottica promozione, comunque consapevoli che quest’anno le avversarie sono più forti. Primo punto per il Viadana, che fra le mura amiche si è arreso 12-15 al quinto set contro il Virgilio. A caldo ai viadanesi sono parsi più 2 punti persi che uno guadagnato, ma l’assetto di squadra comincia a prendere forma e questa nota lieta dà lo stimolo per continuare a lavorare. I ragazzi necessitano di molto lavoro sull’organizzazione di gioco.