giovedì, maggio 28, 2009

L'Italia doma la Polonia
Alla terza esibizione al PalaBam in tre anni, l'Italia ottiene la prima vittoria contro una Polonia a dir il vero non trascendetale.
Le parole di Anastasi, De Togni e Savani

MANTOVA. Poche le fasi critiche per l’Italia con la Polonia. Una partita decisamente meno complicata da gestire per il ct Andrea Anastasi. Gli azzurri hanno sempre condotto nel set iniziale e l’allenatore poggese non ha mai chiamato time-out. Il primo l’ha chiesto sul 17-18 del secondo, coinciso con il primo svantaggio dell’Italia. La seconda interruzione a sua disposizione è avvenuta sul 21-24. “Lì ho detto: ragazzi, bisogna abituarsi a giocare quando siamo in difficoltà – racconta Anastasi – non solo quando va tutto bene. Mi hanno ascoltato e quando i giocatori ascoltano vuol dire che ci sono l’atteggiamento giusto e la voglia di far bene. Sono particolarmente contento per questo dettaglio della partita”. Poi il ct analizza in generale: “Al di là del risultato, la squadra mi è piaciuta decisamente di più rispetto allo scorso match. Io voglio vedere un gruppo che combatte. Alcune cose sono andate bene, altre invece sono da migliorare, come è naturale nello sport, ma l’atteggiamento e lo spirito sono quelli giusti”. Da perfezionare c’è soprattutto il gioco al centro. L’ingresso del trentino Piscopo, reduce dalla finale scudetto, ha aumentato il bottino da posto 3. “Vero – concorda il tecnico – lui ci ha dato qualcosa in più a muro, ma sto provando tanto. I ragazzi sono tutti bravi e ho la possibilità di avvicendare”. L’esordio di De Togni? “Sono contento di averlo fatto esordire io, perché è un giocatore che mi piace molto. Ha una concorrenza spietata, è il più giovane delle covata dei centrali, però ha un futuro”. Cos’è successo da metà secondo set, prima dell’ottima rimonta da 21-24? “Siamo andati un po’ in crisi, onestamente abbiamo tribolato un pochino. Malgrado ciò, ci siamo messi a giocare con umiltà e lucidità. Basta poco alla fin fine: abbiamo messo in campo qualcosa in più degli altri”. Nel terzo set, l’allenatore è dovuto intervenire poco, solo per lievi aggiustamenti e la squadra italiana è uscita al meglio e a testa alta da fasi complicate. In vista della World League dove c’è da migliorare? “In tanti aspetti. La ricezione non mi è piaciuta più di tanto (53% totale, ndr). Poi a muro: è un fondamentale molto difficile, dove abbiamo bisogno di essere più efficienti e di rivedere qualche dettaglio”.
Al termine della sfida con la Slovacchia, il ct Anastasi non era troppo soddisfatto della risposta del pubblico mantovano. Stavolta gli spettatori sono stati numericamente superiori e più partecipi, a cominciare dall’inno nazionale: tutti ad applaudire ritmicamente sulle note di Goffredo Mameli. “Bello – conferma il poggese – iniziano a capire che la squadra appartiene anche a loro”. La partita è iniziata alle 20.18 e questo ha permesso a tutti di udire gli inni. “Giusto così, positivo anche questo” conclude Anastasi.

MANTOVA. Non è mantovano, ma una stagione all’Acanto in A2 proprio in questo palazzetto lo rende praticamente di casa. Per Giorgio ‘Tonno’ De Togni l’ingresso sul 12-11 del terzo set ha significato esordio in Nazionale. Nessun attacco per lui, ma un buon turno di battuta, che è valso il primo break del parziale. Il centrale è su di giri: “L’esordio è stato meraviglioso e questo gruppo, anche se sei un novellino, ti fa sentire uno di loro. Ho avuto la possibilità di entrare in campo ed è stata un’emozione grandissima, non la dimenticherò mai. Abbiamo chiuso con una vittoria per 3-0: meglio di così il mio battesimo azzurro non poteva andare”. Il giocatore concorda sui netti miglioramenti rispetto al match con la Slovacchia: “Due settimane fa eravamo carichi di pesi e di lavoro preparatorio, adesso stiamo cominciando a scaricare perché iniziamo la World League fra 15 giorni. Il gioco ne ha beneficiato. Il pubblico? Io ero abituato a molto meno – scherza De Togni ricordando l’annata biancorossa – rispetto all’altra gara ce ne era di più. Il pubblico di Mantova è caldo, è un bell’ambiente, siamo contenti di essere qui”.
Cristian Savani è il top scorer con 19 punti, di cui due al servizio e uno a muro. Ha attaccato 25 palloni, uno in più di Gavotto riportando il 64% (7 su 8 nel primo set, 6 su 10 nel secondo, 3 su 7 nel terzo). In ricezione ha iniziato bene, poi è calato. “Siamo cresciuti fisicamente e come amalgama – dichiara il castiglionese – Questo ci dà fiducia e ci fa credere nel progetto. Ci stiamo allenando duramente e non è sempre facile. Nel secondo set loro hanno iniziato a battere meglio mettendoci in difficoltà, però sono felice perché siamo riusciti ad uscire da una situazione difficile ed è ciò in cui ci stiamo esercitando: è stato il primo risultato. A Mantova ci troviamo bene e il pubblico stavolta era di più. Non era pieno, ma io sono abituato a Perugia dove il pieno non si fa mai. Sono contento, la gente si sta avvicinando e avremo tempo di giocare ancora qui, sperando che si avvicini ulteriormente”.

Home
Google