lunedì, gennaio 26, 2009

L'All Fin Cfl archivia la giornata storta
VOLTA MANTOVANA. In gergo sportivo si chiama “asfaltata”: è proprio la sconfitta di pesanti proporzioni e senza storia subita dall’All Fin Cfl ieri a Parma. Da salvare c’è poco e niente, magari qualche guizzo difensivo e nulla più. Le voltesi sono riuscite a reggere il confronto solo per scambi limitati. Partendo dalla ricezione, non incidendo in battuta e naufragando in attacco. Pazienza, le cose gravi sono altre, l’importante è riprendere ad allenarsi con puntiglio affinché simili prestazioni non si verifichino più.
Caterina Bonan avrebbe preferito un esordio migliore e invece si è beccata la più brutta partita stagionale dell’All Fin Cfl. “Mi dispiace anche per me (sostituita a metà secondo set, ndr), ma soprattutto per le compagne e per la società. Io non conoscevo la squadra prima, ma in questi tre giorni in cui mi sono allenata a Volta l’ho vista bene e mi è piaciuta per molti aspetti. Io stessa mi sono allenata molto meglio di come ho giocato. Peccato, perché se si gioca male e quelle sono le capacità, pazienza, ma se invece si sa che si può fare di più, brucia. Mi hanno detto – prosegue la centrale – che la squadra di solito è più grintosa; sicuramente in allenamento eravamo più tranquille. Io forse ho avvertito troppo la tensione dell’esordio e non mi ha aiutato il fatto che le cose andassero male nel complesso. Conoscevo singolarmente molte delle mie nuove compagne, faccio però fatica ad esprimere un giudizio sull’aggressività della squadra, perché non l’ho mai vista giocare prima. Nel terzo set si poteva riaprire la gara – aggiunge – ma c’è stato un altro black-out e poi mi è sembrato di rivedere i primi due set. Parma troppo forte? Secondo me no. E’ una buona squadra, ma non di marziane. Adesso si riprende a lavorare cercando di fare bene”.
Mauro Masacci non si spaventa: “Sono d’accordo sul fatto che quella di Parma è stata la nostra più brutta partita stagionale. Siamo indifendibili, abbiamo giocato male per un concorso di cose, dalle non buone condizioni di qualche giocatrice all’ottima avversaria affrontata, al cambio di sestetto in poco tempo. Ciò non toglie che una prestazione così non è giustificabile solo da questa serie di aspetti. Ci è mancata la componente aggressività – riconosce l’allenatore – che in questi mesi è stata una delle armi di questo gruppo. Non è scattato niente, ci siamo lasciati trascinare dall’andamento della partita senza mettere in campo una delle qualità migliori espresse finora da noi, cioè la volontà di non arrendersi ai guai e agli inconvenienti. Stavolta abbiamo subìto la giornata negativa senza reagire”. Lo scivolamento dalla sesta alle settima piazza non rappresenta un problema: “Io continuo a dire ciò che penso dall’inizio – spiega il coach – ovvero che non siamo una squadra che deve puntare alle prime quattro-cinque posizioni, bensì dobbiamo raggiungere al più presto la matematica salvezza e poi cercare di entrare nei playoff. Ci sono altri team che si sono rinforzati e non sarà un percorso così facile”.
Sindi Visentin (3 punti su 4 palloni attaccati, un muro) non fa drammi: “Ci è capitata la classica giornata negativa da parte di tutte. Solitamente accade a una singola, stavolta è successo all’intera squadra nella stessa partita. Inoltre, vorrei dire che giocare in palazzetti grandi, dispersivi e silenziosi, porta ad un appiattimento generale. Si sente poco il tifo e per quanto si urli, è tutto ovattato”.

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