lunedì, aprile 14, 2008

All Fin positiva, ma il bello viene adesso
VOLTA MANTOVANA. Ci voleva una partita così per recuperare entusiasmo in vista dei playoff. Un match quasi surreale: Roma doveva vincere, ma ha fatto veramente poco per poter sperare nel successo. La beffa per il team capitolino è arrivata a docce già fatte: Pavia gli ha strappato il sesto posto battendo Santa Croce. Incredibile, del resto la 1^ Classe (attesa a Volta carica di adrenalina, all’atto pratico invece bloccata) non è riuscita a raddrizzare la gara nemmeno contro le seconde linee voltesi. Meriti e demeriti vanno a braccetto. Le percentuali non sono entusiasmanti: l’All Fin fa registrare 69% in ricezione, 44% in attacco e 11 errori punto al netto della battute sbagliate; la 1^ Classe 67%, 29% e 13 errori. Abissale la differenza a muro: 13-4. Vindevoghel top scorer con 13 punti. Ora si pensa ai playoff.
Emozioni per Deborah Costanzi e Ambra Cavalletti. La schiacciatrice: “Sono contentissima di essere entrata, di aver messo a segno 2 punti in campionato e soprattutto di aver chiuso la partita con l’ultima palla”. Sembrava un colpo d’esperienza. “Invece di esperienza non ne ho – ride – sto camminando sette metri dal suolo. La partita è andata bene, ingranando da subito. Qualche inghippo nel secondo set, ma abbiamo recuperato tranquillamente. Il match da lì in poi è stato nostro”. Molto applaudito l’ingresso del libero (80% su 5 ricezioni): “Mi ha fatto piacere, un’emozione grandissima. Abbiamo sbagliato poco, è andata bene e io ero anche abbastanza tranquilla. Roma ad un certo punto non capiva più niente: andavano in due sul pallone o lo guardavano. Meglio per noi. Abbiamo aggiunto aggressività rispetto a qualche partita fa. Ho imparato a superare l’emozione e ho cercato di mettere in pratica ciò che mi dice l’allenatore”.
Monica Carlesso esulta: “Una bella partita per noi, brutta per loro. Chiaro che quando dall’altra parte giocano così, è più semplice. Siamo state brave a tenere in mano la partita e a riprenderla nel secondo set. Visti i nostri precedenti, rischiavamo di adattarci. Non avevamo niente da perdere. Il mister ha chiesto di provare alcune cose e sapevamo che tutte saremmo state chiamate in causa. Direi una buona prestazione in vista del prossimo impegno, che sarà più importante”. Quando vanno giù tre ace di nastro, vuol dire che è giornata: “Decisamente – concorda l’alzatrice – però a volte ci vuole anche quello. Speriamo sia di buon auspicio per i playoff”.
Evelyn Marinelli è soddisfatta: “Roma ad un certo punto era totalmente fuori partita, più o meno come siamo state noi a San Vito. Non abbiamo fatto delle cose eclatanti, ma abbiamo giocato come dovevamo esprimendo ordine. Aver chiuso così la regular season in casa ci ha fatto piacere, considerando anche che era l’ultima partita nel nostro palazzetto. Tanti colpi ci sono andati bene ed era ora: è tutto l’anno che vedo giocate fortunose da parte delle altre e a noi non è mai capitato, è stata la prima volta. Indipendentemente dalla squadra avversaria – prosegue il libero - l’importante era riuscire a mostrare un gioco più tranquillo e convincente rispetto alle ultime uscite”.
Daniele Rampazzo è sincero: “E’ andata fin troppo bene. Non avevamo una grossa opposizione dall’altra parte. Però dal canto nostro, tranne che all’inizio del secondo set dove ci siamo complicati la vita, abbiamo reso bene nelle cose semplici. Non è scontato, perché tante volte vinci lo stesso ma senza giocare bene. I test che contano saranno più avanti, ma riguardo questo match sono contento. Ho apprezzato alcune cose. Speriamo che sia un buon viatico. In difesa nel secondo set abbiamo sbagliato tre palle, ma perché ci sono andate in due giocatrici, ed è meglio così piuttosto che perdere un punto perché non ci va nessuno. Nel recupero Roma ci ha aiutato, sono onesto”. Le riserve? “Chi è entrata ha fatto il suo – risponde l’allenatore – Era giornata per tutte. Ripamonti ha fatto un manofuori incredibile sulla Marletta. E Costanzi ha colpito la testa di Drozina sull’ultimo punto. Era l’apoteosi. Peccato che Giovannelli avesse un problema muscolare, sarebbe entrata anche lei. La fast di Guerrini? In effetti ho visto delle facce stralunate attorno, ma io lo trovo un tentativo normale. Giocando la solita palla era chiusa dal muro, allora si è provato a mandarla ad attaccare contro la Donà e ha fatto punto. Al massimo si sbagliava, niente di grave. Non è il suo colpo, però proprio per questo può sorprendere gli avversari. In allenamento lo fa”.

Home
Google