lunedì, gennaio 28, 2008

Racmet: rassegnazione e amarezza
MANTOVA. Quando lo schiacciatore ospite Lattanzi pizzica il net in battuta sul primo match-ball e la sfera si spegne beffardamente sottorete, nel campo della RacMet, lo stupore che un'azione del genere susciterebbe lascia il posto tra gli spettatori ad un sorriso ironicamente amaro. «E' la fine di un'agonia» esclama qualcuno, reclamando il rimborso del biglietto, mentre altri affermano più semplicemente che nel giorno del peggior Top Team, in cui tutto gira storto, in fondo non poteva che concludersi così. Patron Fattori è ormai rassegnato al declassamento ma chiede alla squadra di retrocedere con dignità: «Riponevamo delle speranze in questa partita, ma è anche vero che queste sono andate via via scemando, in conseguenza di una settimana davvero travagliata. Ci siamo allenati male a causa di infortuni che hanno costretto al riposo alcuni giocatori importanti». Al di là degli acciaccati è proprio la prestazione di abili e arruolati a risultare desolante e a finire sotto accusa. «Da un po' di tempo - continua Fattori - gli elementi che dovrebbero garantirci affidamento nei momenti topici dei set vengono meno proprio in questi istanti. Con quello di oggi (ieri, ndr) abbiamo perduto otto primi set ai vantaggi, tutte partite che ci hanno poi visto soccombere per 3-0 o 3-1. Se avessimo vinto il primo poteva uscirne una gara diversa. Un chiarimento con gli atleti lo avremo, a questo punto e visto che ci sono ancora 11 partite, vogliamo concludere dignitosamente, per rispetto verso chi viene a vederci e che non ha assistito ad un bello spettacolo». Lapidario il coach Guaresi: «Perdiamo quando funziona la ricezione, figuriamoci questa volta che abbiamo peccato anche in questo fondamentale. Le ho provate tutte ma non c'è stato nulla da fare, l'autonomia è durata un set».

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