domenica, novembre 25, 2007

La Racmet è irriconoscibile
MANTOVA. Assenza di Hietanen a parte, c’è di che allertare gli psicologi. La Raccorderie Metalliche torna inaspettatamente piccola piccola, dopo aver piazzato non più di otto giorni fa la propria bandiera sul suolo della capolista Catania. E come non bastasse è vittima di se stessa sempre sulla stessa scena del delitto, in un PalaBam troppo dispersivo e freddo, per la squadra e per il pubblico. Il bilancio è presto fatto: al PalaBam la Raccorderie ha perso 3 volte su 3, due scontri diretti per la salvezza e vinto un solo set mentre al Boschetto ha trionfato in due occasioni al tie-break ed anche lontano da Mantova la media è alta, con un 50% di successi. Ma al di là delle analisi sulle sedi in cui la RacMet si esprime, resta l’attualità a destare scalpore, in una serata in cui individuare qualcosa di positivo è un’impresa. Si sapeva che senza Hietanen, impegnato con la Nazionale finlandese come il libero ospite Kangasniemi, il gioco virgiliano avrebbe perduto un importante terminale offensivo ma non è stato soltanto il suo sostituto, il giovanissimo e per questo incostante Szabo a tradire. La Raccorderie non è mai stata in vantaggio e già dal primo set è scesa in campo con un atteggiamento mentale dimesso. Troppi errori banali assortiti, a fronte di una ricezione appena sufficiente, contro un complesso che si è limitato a svolgere con ordine gli schemi più elementari, per avvantaggiarsi dinanzi ad un sestetto mantovano espressosi ai limiti dell’autolesionismo. Il parziale iniziale scivola rapidamente: da 4-8 a 7-12, poi 11-16 al secondo time out tecnico, prima di un illusorio riavvicinamento sul 16-19, firmato dai muri di Speringo e Szabo. Sul 22-24 Postiglioni pone il sigillo. A metà secondo set Guaresi cambia il manico, dentro Sbrolla per Mazzonelli ma la situazione peggiora: è 15-25 con poca gloria anche per gli altri subentrati, Capra e Manzoli. Nel terzo c’è Robbiati al centro dall’inizio, con la Raccorderie ugualmente mai in partita. Finisce 21-25 sull’attacco da seconda linea dell’ex Acanto Tamburo. Una giornata storta può capitare, è stato solo brutto averla vissuta.

Home
Google