sabato, luglio 07, 2007

World League: il Giappone espugna Mantova
MANTOVA. La prima volta dell’Italia al PalaBam di Mantova non resterà nella storia del volley nazionale. Gli Azzurri di Montali perdono al tie-break dopo aver rimontato due set di svantaggio ripiombando nel set decisivo nell’abulia dei primi due parziali. Mai come ora la Nazionale ha più di una scusante: l’Italia del PalaBam è sperimentale e in un certo sesnso obbligata, vista l’impressionante catena di infortuni che ha fatto seguito all’allontanamento di alcuni ‘senatori’. La partita. Giappone avanti al primo time out tecnico, Azzurri che faticano a entrare a regime. Montali si fa sentire ma anche se l'Italia impatta, sono troppe le battute sbagliare da Mattera e compagni. Perazzolo e Paparoni vanno in difficoltà sul muro dei nipponici e solo sul 17-22 Tencati e subito dopo Mattera riducono le distanze a muro. L’Italia balbetta: l'ultimo punto del set è una battuta sbagliata di Cisolla che pesta la linea che delimita il campo. Gli Azzurri paiono volersi riscattare, almeno fino a metà del secondo parziale, condotto in vantaggio fino al 12-11. Poi, il Giappone, ben orchestrato dal regista Tomonaga, si riporta avanti 13-16. Ottimo l'apporto di Koshikawa, sette punti personali nel set. Quando l'Italia arriva ad un passo dalla parità Shimizu va al servizio e mette a segno due ace, una su Paparoni (il secondo siubito sin qui) e uno su Casòli. Shimizu ottiene anche un altro mezzo punto, poi concretizzato, prima di sbagliare il servizio: 17-21. Inizia a dare fastidio anche Matsumoto in posto tre. Azzurri al cloroformio e finisce 21-25, come il precedente. Da qui l’Italia inizia a dare segni di ripresa. Piscopo è in campo per Sala, Mattera trova i due muri del break (6-3), Perazzolo è l’unico a farsi sentire in attacco, mentre Tencati è più incisivo a muro: 10-6 al primo time out giapponese, 16-9 al secondo time out tecnico. Azzurri più reattivi. Piscopo mura, Cisolla mette a segno due attacchi, con il Giappone che invece cala di ritmo: al terzo set ball gli azzurri chiudono con Paparoni. E’ 25-19. L’inarrestabile Koshikawa procura un brivido in avvio di quarto set: un ace su Paparoni e un mezzo punto su Casòli, sempre al servizio (il secondo sul libero) ed è 3-5. Da posto due Shimizu porta il Giappone avanti 6-8, poi un servizio di Paparoni in rete porta i nipponici sul 15-16. Ma Perazzolo, dimenticato per più di mezzo set in attacco e richiamato in servizio da Mattera, scava il vantaggio (19-17). Ueta chiede il time out per spezzare il ritorno azzurro. Koshikawa trova un altro ace, tra Cisolla e Casòli, immobili. Perazzolo è una spina nel fianco giapponese e fissa il 22-21. Bravi gli Azzurri con Tencati al servizio che ottiene il break che vale il set. Un mezzo punto con servizio flot che Piscopo chiude sul 25-23. E si va al tie-break. L’ace di Perazzolo porta l’Italia sul 3-1. Koshikawa, ancora lui, mette a segno l'ace su Cisolla. Fa il suo debutto Cernic, ma il giapponese sposta il mirino su Paparoni. Koshikawa imperversa e quando l'Italia ricostruisce senza impensierire, Ishijima chiude il 4-6. Tomimatsu ferma a muro Perazzolo da seconda linea portando il Giappone al 5-8. Gli asiatici non mollano, anche se dal 9-13 gli Azzurri con Perazzolo si riportano sotto 11-13, ma è proprio all'opposto mantovano che tocca la palla dell'11-15 per il Giappone. Un attacco out da seconda linea. E il Giappone, quasi incredulo ma felice, festeggia.

ITALIA 2
GIAPPONE 3
(21-25, 21-25, 25-19, 25-23, 11-15)
ITALIA: Mattera 4, Perazzolo 23, Cisolla 13, Paparoni 12, Tencati 4, Piscopo 1, Sala, Casoli (L), Cernic. N.e.: Fei, Coscione, Savani. All. Montali-Motta.
GIAPPONE: Tomimatsu 6, Matsumoto 3, Tsumagari (L), Ishijima 15, Koshikawa 23, Tomonaga, Shimizu 14, Imada, Naohiro, Kawaura. N.e.: Chiba, Shimano. All. Ueta-Kubo.
ARBITRI: Cuk (Serbia) e Castillo Perez (Cuba)NOTE: durata set 23’, 25’, 23’, 23’, 15’. Aces: Italia 4, Giappone 8. Battute sbagliate: 20-25. Muri: 10-5. Attacco: 57%-53%. Ricezione: 76% (56% perfetta)-80% (51% perfetta). Errori punto: 26-21. Top scorer: Perazzolo 23 punti, Koshikawa 23 punti.

MANTOVA. Mantovano, cinque set da titolare dopo tanto tempo, top scorer e trascinatore dell’Italia anche con spettacolari difese: una partita magica per Lorenzo Perazzolo, protagonista assoluto del match con 23 punti, 65% in attacco e il migliore in campo nel terzo e quarto set. L’opposto a caldo quasi dimentica l’ottima prestazione e riesce pure a recriminare sull’ultimo attacco mandato out. Poi ci ripensa: "Sono abbastanza contento, ma soprattutto è stato molto bello giocare qui nella mia città e trovarmi finalmente in campo. Ultimamente ho fatto solo allenamenti e poche partite vere e proprie. A Mantova la pallavolo è sempre stata molto seguita. Se una squadra approdasse in A1, sarebbe il massimo. Speravamo di vincere, però siamo partiti contratti. Ci siamo ripresi giocando punto a punto, ma in generale abbiamo commesso qualche errore di troppo. Abbiamo rimontato grazie al fatto che ci siamo messi a giocare con più grinta e più entusiasmo. Non so perché siamo partiti al rallentatore". Aspettative per la prossima stagione? "Mi aspetto di giocare titolare e di riuscire a dimostrare qualcosa sul campo e non partendo sempre dalla panchina. Con Montichiari stiamo trattando".
Cristian Savani (non entrato) saluta parenti e amici facendo esercizio di diplomazia per nascondere la delusione: "Io sto bene, penso di essere abbastanza in forma, non so che dire. Queste partite sono comunque da giocare fino all’ultimo. Montali ha voluto schierare la migliore formazione del momento ed evidentemente essa non prevedeva il mio ingresso. Per me – cambia argomento - era la prima volta che venivo a Mantova da giocatore. Ho visto molti spettatori entusiasti e personalmente spero di poterci tornare ancora. A noi mantovani non capita tanto spesso di giocare vicino a casa: è sempre un piacere avere vicino ai propri cari e agli amici".
Daniele Bagnoli guarda la partita sullo schermo esterno, al fresco e sotto 0-2 chiama la reazione del gruppo: "A Mantova vengo raramente ed era dal Trofeo Tim che non vedevo il PalaBam. Ospitare la Nazionale è un bel riconoscimento. Con alcune modifiche, l’impianto può diventare appetibile per altre manifestazioni pallavolistiche. Ritengo che la squadra debba e possa fare qualcosa in più, anche se il risultato non conta. Perazzolo è uno dei giovani più interessanti".
Ernesto Torre è stanco ma euforico: "Noi abbiamo vinto: Mantova, l’organizzazione, il pubblico, la Federazione e la voglia di pallavolo di questa città. L’amministrazione si è impegnata nella realizzazione dell’impianto di refrigerazione e il ct Montali ha detto che se verrà installato, potremo ospitare stage. A Mantova la pallavolo sarà sempre fra i primi sport. Grande Perazzolo: è stato straordinario. Ringrazio tutti i 104 collaboratori. Abbiamo ricevuto i complimenti da più parti".

Perazzolo ha appena scagliato lontano dal campo l'ultima palla del match, quando Gianpaolo Montali, a testa bassa e come un treno, imbocca risoluto la via d'uscita del PalaBam, quasi a volersi riossigenare dopo un'apnea durata un paio d'ore. Inutile cercare di strappargli un commento a caldo, mentre smoccola stizzito; le dichiarazioni ufficiali del tecnico sono rimandate di qualche minuto, alla conferenza stampa. "Siamo partiti giocando non benissimo - esordisce Montali associandoci al capitano Cisolla che l'aveva preceduto -. Loro sono più squadra di noi, a dir la verità tutte sono più squadra di noi visto che da undici partite ci tiriamo dietro problemi a non finire. Non dico che riuscissimo a giocare undici gare con lo stesso sestetto ma non lo abbiamo fatto nemmeno per un paio. Spero a Monza di poter contare ancora sugli stessi, malgrado la sconfitta. Siamo andati a corrente alternata e la ricezione non è andata così male come può sembrare. Addirittura molto bene, nei due set vinti. Ci spiace aver fallito l'appuntamento con la vittoria, perché il gruppo è forte, unito e ha solo bisogno di tornare al successo. Molti di questi ragazzi faranno parte dell'Italia del futuro – conclude Montali -, per questo spiace doppiamente". Alberto Cisolla si rammarica per la rimonta completata a metà: "E' una nostra costante in questa World League, quella di accusare cali di tensione che non ci permettono di chiudere le partite. Peccato, eravamo stati bravi a recuperare due set di svantaggio. Complimenti al Giappone, squadra in crescita, protagonista di un buon girone eliminatorio. Speravo che fossimo al completo per questo appuntamento e di tornare ad assaporare la vittoria. Purtroppo non è stato così". Sul fronte nipponico è una serata memorabile per il coach Tatsuya Ueta, l'uomo che dieci anni fa veniva in Italia a studiare gli allenamenti di Montali; si ripete il classico dell'allievo che manda al tappeto il maestro. "E' una gioia enorme quella di battere l'Italia, una squadra classificata tra le migliori del ranking Fivb. Siamo consapevoli delle assenze patite dai nostri avversari, saremo ancor più orgogliosi se in futuro potremo giocarcela alla pari e magari vincere contro la miglior Italia. Quello che ho a disposizione è un grande gruppo, alcuni li alleno da tre anni quando ero sulla panchina della Nazionale Juniores. E quel Koshikawa può diventare forte come Giba se progredirà ancora". Così lo stesso Yu Koshikawa, 23enne dei Suntory Sunbirds, beata innocenza: "Mi piacerebbe venire a giocare in Italia ma solo dopo le Olimpiadi. A proposito, con chi dovrei parlarne?".

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