lunedì, ottobre 03, 2005

L'Acanto senza Gioia
Dalla Puglia con furore. Come un pugile sull’orlo del ko tecnico l’Acanto si rialza e sfiora il tie-break: demolito nei primi due set dagli indemoniati avversari, il club mantovano esce alla distanza e con qualche aggiustamento tattico s’impone nel terzo parziale, giungendo a sprecare due set-ball per il quinto dopo aver annullato sei palle match al sestetto locale.
Un traguardo che gli uomini di Schiavon avrebbero sostanzialmente meritato e che dopo l’exploit di domenica scorsa con Spoleto sarebbe valso almeno un altro punto in classifica. E dire che Gioia del Colle è appena retrocessa dal massimo campionato e viene indicata tra le principali candidate alla promozione non fa che ingigantire i meriti (o il rammarico, dipende dai punti di vista) dei virgiliani. In più, il Mantova ha dovuto rinunciare dall’inizio al centrale De Togni (vittima in settimana di una distorsione ad una caviglia ed entrato solo nei finali di set per alzare il muro), mentre anche il serbo Mitrovic, dopo due parziali non troppo esaltanti, ha dovuto alzare bandiera bianca per un risentimento muscolare al polpaccio infortunato una decina di giorni fa, ben rimpiazzato da Ricci Petitoni. Da rimarcare anche la prova di Tamburo, seppur in campo per pochi minuti: il giovane opposto ha al suo attivo un ace in un momento topico ma pure sulla coscienza l’errore al servizio in una delle palle set che potevano portare Mantova al tie-break.

Gioia ha ricavato molto dagli stranieri, in particolare in attacco dallo slovacco Divis e dal brasiliano Abbadi mentre Batez si è preso carico di sostenere la ricezione. Sul fronte mantovano Milushev è stato autore di una prova generosa, che ha raggiunto l’apice quando il bulgaro ha salvato con un muro il secondo match-ball (24-23) a disposizione della squadra di Lorizio. L’Acanto parte con apprensione ma resta in scia sino al 13-15 del primo; poi il distacco si allarga ed i baresi si issano a 21-17, prima di chiudere con i rivali a 22. Gli incubi più inquietanti, per Carletti e soci, tuttavia devono ancora materializzarsi. Nel secondo i pugliesi tengono il Mantova a distanza di sicurezza: da 8-6 a 16-9 e da 21-13 al finale 25-17 gli atleti di Schiavon non sono in grado di opporre resistenza, nè di trasformare in punti i pochi palloni recuperati in difesa.
Il refrain non sembra discostarsi troppo nel terzo, che vede Gioia avanti sino al 16-14, preludio al portentoso scatto dell’Acanto che tra la sorpresa generale mette la testa avanti sul 20-19 e chiude 25-23. Non sembra vero che i mantovani, in crisi sino a mezzora prima, abbiano acquisito fiducia e preso le misure ai pugliesi. In vantaggio 22-19 la squadra di Schiavon subisce un filotto di cinque punti, proprio come domenica in chiusura di quarto set e concede le prime due palle per il match. Gioia spara alle stelle la prima e sulla seconda Milushev compie il miracolo. Ci si trascina ai vantaggi che premiano i locali dopo un’estenuante sequenza (32-30), tra il tripudio della bolgia in cui il pubblico locale ha trasformato il palasport.

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