domenica, settembre 18, 2005

Trofeo Tim da raccontare ai nipoti
MANTOVA. Vincendo entrambe le partite del trangolare, la Rpa Perugia si aggiudica la seconda edizione del Trofeo Tim mettendo in fila Copra Piacenza e Sisley Treviso. La Supercoppa italiana, gustoso antipasto del 61° campionato di A1, ha inaugurato il PalaBam nel migliore dei modi. Un palasport gremito in ogni ordine di posti (e anche di più, visto che la gente rimasta inizialmente fuori è stata in seguito fatta entrare), ha regalato un colpo d’occhio suggestivo a tecnici, atleti, dirigenti e addetti ai lavori di ogni grado posizionati nella parte bassa dell’impianto. Il pubblico è stato omaggiato con una pallavolo d’alto livello, resa possibile dalla presenza di tre fra le migliori squadre della massima serie. Contrariamente a quanto annunciato, i quattro campioni d’Europa della Sisley (Vermiglio, Fei, Tencati, Cisolla) non hanno partecipato al torneo, rimasti a Treviso per seguire un programma differenziato deciso dall’allenatore Daniele Bagnoli. Molti spettatori ci sono rimasti male. Peccato, non tanto per l’équipe scudettata che magari con i quattro azzurri avrebbe forse ottenuto un risultato migliore, ma soprattutto per i numerosi tifosi (mantovani e non) che davanti alla televisione hanno gioito per la vittoria dell’Italia agli Europei e che avrebbero volentieri applaudito dal vivo i propri beniamini. Le maglie personalizzate dei quattro nazionali sulle spalle dei giovani juniores (campioni d’Italia pure loro, ma non è la stessa cosa) non hanno di certo mitigato questa piccola delusione.
I virgiliani Lorenzo Perazzolo, Cristian Savani, Andrea Anastasi, Daniele Bagnoli, Enzo Valdo, Debora Lucchetti, Bruno Bagnoli e Marco Negri (gli ultimi due non presenti) sono stati omaggiati con targhe ricordo. Anche per Giampaolo Montali era previsto un riconoscimento, ma il commissario tecnico non ha presenziato alla manifestazione e la targa è stata provvisoriamente affidata a Carlo Negri.
Dei tre incontri, il primo fra Piacenza e Perugia si è rivelato il più equilibrato, il più bello e quello che alla fine ha decretato il team vincitore. Nel set d’apertura subito in evidenza Simeonov con i suoi potenti servizi in salto. Piacenza è avanti 18-15, ma Hernandez firma la parità a 20. Ancora Simeonov con un attacco e un muro chiude la frazione per i piacentini. Il secondo set si apre con tre punti di Swiderski (a fine torneo eletto Mvp), che prosegue la striscia vincente infilando due ace (2-6). La Copra commette errori, ma sono da ammirare le doti fisiche del cubano Marshall (11-16). Lieve calo di Simeonov e il parziale finisce nelle mani di Perugia. Il fondamentale del muro la fa da padrone nel terzo con Cardona, Lebl e Grbic protagonisti. La palla viaggia a velocità supersoniche. Si andrebbe ai 15, ma nessuno se ne accorge poiché l’emozionante e tecnicamente gradevole punto a punto si protrae fino al 22-24, marcato da Hernandez. Meno appariscente la sfida fra gli stanchi biancorossi e gli orogranata imbottiti di riserve. Il muro di Bovolenta sul 10-9 lancia la volata della Copra (14-18), che va a chiudere con un ace dell’ex cubano Cardona. Sisley in testa 8-6 e 10-9 nel secondo set. Marshall cala il ritmo (15-11) ma poi si riprende e mura Papi siglando il 20-19. D’inerzia Treviso fa 1-1. I colpi di classe ed esperienza di Papi scatenano applausi (14-13), ma il giovane centrale Elia sparacchia out due veloci e il match prende la strada di Piacenza. Perugia dispone di maggiore brillantezza e la esibisce nella terza partita. Lebl e Vujevic trascinano i compagni. Di Franco a muro realizza il 18-25. Casoli infiamma il caparbio pubblico rimasto al PalaBam per oltre cinque ore (6-4). Perugia sorpassa con un ace (17-16), ma due falli conducono al 20 pari. Palla su palla si arriva al 23-23. L’allungo per la vittoria è sancito dal centrale Di Franco.

RPA PERUGIA 2
COPRA PIACENZA 1
(22-25, 25-18, 24-22)
RPA PERUGIA: Tofoli, Hernandez 20, Vujevic 1, Swiderski 16, Lebl 13, Di Franco 7, Messana (L), Zaytsev, Novotny, De La Fuente. N.e.: Barbone. All. Molducci-Caponeri.
COPRA PIACENZA: Grbic 3, Simeonov 19, Marshall 10, Bravo 7, Bovolenta 6, Cardona 6, Lange (L), Rabezzana. N.e.: Silva, Cavallini, Decio. All. Dall’Olio-Fant.
ARBITRI: Rossi (Cr) e Pol (Tv).
NOTE: durata set 22’, 21’, 22’. Aces: Perugia 3, Piacenza 1. Battute sbagliate: 9-12. Muri: 6-10.

SISLEY TREVISO 1
COPRA PIACENZA 2
(19-25, 25-22, 14-16)
SISLEY TREVISO: Carletti 4, Bartoletti 12, Papi 11, Casoli 4, Kral 7, Elia 4, Farina (L), Burbello, Busi. N.e.: Capra, Cester, De Marchi. All. Bagnoli D.-Piazza.
COPRA PIACENZA: Grbic 3, Simeonov 1, Marshall 14, Bravo 9, Bovolenta 5, Cardona 9, Lange (L), Rabezzana, Silva. N.e.: Cavallini, Decio. All. Dall’Olio-Fant.
ARBITRI: Cerquoni e Balboni (To).
NOTE: durata set 21’, 24’, 15’. Aces: Treviso 0, Piacenza 1. Battute sbagliate: 13-8. Muri: 4-10.

SISLEY TREVISO 0
RPA PERUGIA 2
(18-25, 23-25)
SISLEY TREVISO: Carletti 3, Bartoletti 5, Papi 9, Casoli 3, Kral 4, Elia 2, Farina (L). N.e.: Burbello, Busi, Capra, Cester, De Marchi. All. Bagnoli D.-Piazza.
RPA PERUGIA: Tofoli 1, Hernandez 4, Vujevic 1, Swiderski 9, Lebl 6, Di Franco 5, Messana (L), Zaytsev, Novotny 6, De La Fuente. N.e.: Barbone. All. Molducci-Caponeri.
ARBITRI: Boris (Pv) e Padoan (Ve).
NOTE: durata set 20’, 24’. Aces: Treviso 1, Perugia 3. Battute sbagliate: 11-6. Muri: 0-8.

MANTOVA. Taglio del nastro, discorso del sindaco, premiazione di allenatori e giocatori mantovani e Trofeo Tim: il PalaBam è ufficialmente vivente e la sensazione che grazie a questo impianto e a questo evento Mantova si ritagli uno spazio fra le grandi città del volley è motivo di orgoglio.
Andrea Anastasi sorride: "Un’emozione enorme vedere questo nuovo palazzetto così pieno. Lo dico da mantovano; finalmente abbiamo qualcosa in più. Lo sport cittadino sta andando bene. Sarà complicato riempire l’impianto all’inizio, ma il fatto che al primo appuntamento il pubblico abbia risposto significa che c’è interesse. Crediamoci. Una meraviglia il Trofeo Tim qui. La nostra città è anche geograficamente collocata in una buona posizione".
"Il palazzetto è molto bello –fa eco Lorenzo Perazzolo, tornato a Montichiari dopo un anno a Castelnuovo-. Speriamo che con la serie A2 la gente sostenga parecchio la squadra. Un gran palazzetto, sarebbe ottimo per la Nazionale. Quanto a me, sì in effetti vorrei poter giocare di più. Intanto sono contento di essere tornato. Dopo tante promesse, vedremo".

MANTOVA. Non può che raccogliere consensi l’organizzazione del Trofeo Tim tra gli addetti ai lavori mantovani. Enzo Valdo si aggira nell’area hospitality ed è il ritratto della soddisfazione: "Fantastica. Pure l’idea di lasciare ingresso gratuito è stata azzeccata. Avrebbero avuto ugualmente pubblico, ma così è stato più bello ed un motivo in più per esserci. L’impianto è stupendo e le due società mantovane faranno a gara per allestire nel tempo la squadra migliore. Il PalaBam è ancora nuovo e mancando la tribuna sotto non si vede la vera capienza, ma secondo me ci si può fare l’A1. Il pubblico dovrà stare vicino. Mantova da sempre sforna allenatori (io sono uno di questi) e giocatori, la tradizione è vasta. Perazzolo e Puhar sono gli ultimi in ordine di tempo: significa che la scia continua. Con a disposizione un palasport così grande ritengo che sia il settore giovanile che l’attività della prima squadra saranno potenziate".

MANTOVA. La sensazione è strana all’inizio, poi ci si abitua. Un impianto grande e pieno di luci, la pallavolo di serie A1, la tv, il tutto esaurito. Non è un sogno, è Mantova che gioca titolare e il Palabam è un corpo unico con cinquemila teste. Non c’è una storia alle spalle, il vecchio PalaTe ne avrebbe di cose da raccontare, prima di sfaldarsi nell’oblio. E il Palabam? I mantovani lo accendono subito, se ne appropriano. E chi pure di passato ne ha visto scorrere strabuzza gli occhi.
Lorenzo Dallari, dopo la maratona condotta su Sky Sport 2, è ancora incredulo: “Un entusiasmo inimmaginabile. D’accordo: fare un evento è più facile che gestire un campionato. La ripetitività comporta difficoltà. Ma la risposta del pubblico di Mantova è stata esaltante e testimonia la passione che si respira da queste parti. Tutti hanno lanciato un messaggio, chi doveva recepirlo l’ha recepito. Intendo dire: istituzioni e sponsor. Quando nasce una grande squadra, le si costruisce attorno il palasport. Qui si sta seguendo il percorso inverso. Il palasport c’è. La tradizione e la cultura mantovana meriterebbero una grande squadra, i presupposti ci sono”.
Andrea Zorzi è uno degli ultimi ad andar via, quando già gli operai smontano i pannelli pubblicitari e il taraflex svela il parquet in legno che c’è sotto. “Mantova ha una casa bellissima, non deve porsi l’obiettivo di riempirla sempre, sull’onda di un’emozione viva come questa. Ma finché ci saranno strutture come questa, ci sarà grande pallavolo”.
Massimo Righi, amministratore delegato della Lega Volley di serie A, canta “Unforgettable”, indimenticabile. “Mantova ha un passato e avrà un futuro. Torneremo qui, questo è certo. Non so ancora quando, forse non subito col Trofeo Tim, ma torneremo. Magari con le finali di Coppa Italia di A2”. Una promessa? “No, non è una promessa, per il momento solo un pensiero”.
Bertrand Carletti della Sisley, il vice Vermiglio francese, si sente come battezzato: “Sono nuovo di qui, so che il palasport è nuovo, spero che mi porti fortuna. Eravate veramente in tanti, è stato bellissimo”.
Sebastian Swiderski ha un dolore dentro per la scomparsa dell’amico Arkadiusz Golas, morto in un incidente stradale. Oltre al trofeo di miglior giocatore, Swiderski porta a casa un ricordo affettuoso: “Quello di un pubblico che mi è stato molto vicino”.
Chiude Ernesto Torre, presidente della Fipav di Mantova: “Una giornata da consegnare agli annali, che premia il lavoro svolto da tutte le componenti della federazione”.

Home
Google