lunedì, novembre 15, 2004

Burre: Bacchi migliore in campo col Collecchio
CURTATONE. Boccata d’ossigeno per il Burro Virgilio Gabbioli: la vittoria sul Collecchio ha interrotto una spirale di risultati negativi. “Sappiamo di avere dei limiti tecnici –rammenta coach Gianfranco Milano- però dobbiamo imparare a tenere il campo senza essere noi ad aiutare gli avversari. Estetica e brillantezza sono difficili da ottenere in questo momento dove è necessario fare punti. Certo, sarebbe bello coniugare le due cose. Prendiamoci questi 2 punti e andiamo avanti grazie all’iniezione di fiducia e entusiasmo. Buttare il cuore oltre l’ostacolo è servito. Tecnicamente stiamo lavorando duramente. La squadra è in moto”. Il successo porta la firma di Lucia Bacchi, il faro che ha illuminato il gruppo, l’attaccante cui destinare le palle scottanti. Non è solo una questione di bravura, ma anche di grinta. “Io migliore in campo? Grazie, finalmente. A parte il fatto che io sono contenta quando si vince e non quando sono la migliore in campo. Però ultimamente non c’era né l’uno né l’altro aspetto. Dico finalmente per questo. In settimana sono stata responsabilizzata. Mi è stato richiesto di fornire un po’ più di grinta che manca alla squadra. Sono contenta: vuol dire che la società e gli allenatori credono in me. Quanto alla partita, non sto a recriminare sul fatto che magari si poteva vincere prima senza arrivare al quinto set. Alla fine siamo riuscite a far nostro un tie-break ed era da un mese che non arrivava una vittoria. Già dalla scorsa gara dicevo che avevamo fatto un salto di qualità e con il Collecchio ne abbiamo compiuto un altro. E’ logico che proseguiamo a piccoli passi. Tante volte, più che contro le avversarie, giochiamo contro noi stesse: è questo il nostro problema principale. Ci stiamo lavorando, su ciò nessuno ci può imputare niente, e i frutti prima o poi arriveranno. Ci siamo sbloccate. Bisogna inoltre porsi in termini più positivi: è facile per chi sta fuori dire la propria. Abbiamo sgobbato tutta settimana, siamo andate in campo e vinto contro una squadra che difendeva tutto il difendibile e toccava tanto a muro. Io personalmente sono contenta. Nel tie-break siamo entrate in campo pronte a lottare alla morte. Forse loro meno”. Le vostre facce erano diverse, più grintose e non spente come in altre occasioni: “Non so, questo lo dovete giudicare voi”. Milano annuisce: “Sì, più grintose”.

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