lunedì, aprile 05, 2004

Speringo e Di Fino: altalenanti ma ci siamo. E ora la Coppa
FIRENZE - Antonello Di Fino, detto Toto, è ormai guarito dalla “saudade” e non sente più le centinaia di chilometri che lo separano da casa. Adesso è carico come tutti i suoi compagni, voglioso di essere protagonista, di mettere la zampata in questo finale di torneo. “Secondo me, stiamo lavorando bene e siamo tornati quelli di prima – dice l’opposto del Burro Virgilio – Non potevamo gettare nelle ultime partite sei mesi di lavoro. Dovevamo sbloccare la tensione. Abbiamo giocato bene, con parecchi muri, belle difese. Sono contento della mia partita, ho fatto 22 punti. Sì, magari si poteva fare di meglio ma dopo due settimane altalenanti va bene così. Siamo lì a lottare, non bisogna mollare mai”.
Speringo pensa alla Coppa Italia di mercoledì a Roseto: “Ci andiamo più rilassati”. Ma rimane il critico più feroce di sé stesso: “Non sono mai soddisfatto”. E butta lì una virgola di rimpianto: “Potevamo vincere 3-1 ma siamo finiti al buio. Poi per fortuna ci hanno aiutato gli altri con i loro errori. Ce la stavamo vedendo brutta”.

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