martedì, dicembre 02, 2003

Le interviste
URBINO. Può finalmente tornare a sorridere il Burro Virgilio Gabbioli, l’unica ieri a vincere nel novero delle quattro équipe appaiate al quinto posto. “Era ora –esclama Marco Gazzotti-. Siamo entrati in campo con un esagerato nervosismo e abbiamo commesso errori che ci hanno tolto lucidità e ordine, soprattutto in fase di contrattacco. Abbiamo ingenuamente ceduto il primo set, poi siamo stati anche fortunati nel secondo, perché l’Urbino ha avuto la stessa ingenuità nostra. Diciamo che forse le due squadre si sono ritrovate ad aver incamerato i set sbagliati: nel primo avremmo meritato noi, nel secondo loro. Poi, nel terzo e nel quarto loro sono calate e noi, una volta raggiunta la parità, ci siamo un po’ sciolti e abbiamo fatto la differenza, prendendo un buon margine all’inizio e mantenendolo fino alla fine, anzi allungandolo. A livello di fondamentali, discreti il muro e il servizio, meglio del solito la ricezione, così e così l’attacco nei primi due set e poi decisamente meglio, sufficiente la difesa”. Guatelli, che ha rilevato Gastaldello limitata da una contrattura, si è espressa bene. “Sono contento di averla rivista giocare come eravamo abituati. Mi auguro sia l’inizio di un’ulteriore crescita per lei”.
Stefano Franchini, responsabile relazioni esterne, si compiace per l’andamento a senso unico degli ultimi due set: “La squadra è cresciuta tantissimo. In quei set ha giocato decisamente bene, senza incertezze. Nel primo set eravamo sotto, siamo riusciti a recuperare ma ai vantaggi è andata male. La partita è stata tirata anche nel secondo, dove secondo me abbiamo pagato psicologicamente il parziale perso in precedenza. L’abbiamo però rimesso in piedi quando pareva perso. Pareggiato il conto set il morale è cambiato. Sull’8-3 per noi sembrava che potessimo prendere il largo, ma per farlo ci è voluta la Iso che conosciamo e una grossa crescita a muro, in difesa e in battuta. Nell’Urbino mi ha impressionato la Roselli, una giocatrice molto tecnica".


URBINO. La Robur Tiboni dai mille volti e dalle diverse formazioni e disposizioni in campo quasi ogni partita, non è un inno alla duttilità e non scaturisce dalla volontà di fare pretattica e disorientare gli avversari. “Cambio spesso perché abbiamo avuto e abbiamo tuttora molti infortuni” precisa Paolo Gabbianelli, coach urbinese. Anche ieri al centro ha giocato Sacchi e non Fumagalli.
“Fumagalli ha un problema alla spalla –informa il mister- e non si è allenata tutta settimana. Ancora non sappiamo con esattezza cos’ha, speriamo di recuperarla per la prossima partita”. Dopo i primi due set equilibrati, il Curtatone ha preso il largo: “Eh –sospira- noi abbiamo avuto un paio di occasioni per chiudere il secondo set. Siamo una squadra che si deve salvare e certe opportunità vanno sfruttate. Tuttavia –sottolinea Gabbianelli- loro con l’ingresso di Guatelli hanno trovato un buon equilibrio. Curtatone ha individuato i nostri punti deboli e ci ha giocato su. Noi avremmo dovuto essere più continui. In ogni caso, rimarrà il rammarico per quel secondo set. Per il futuro, dovremo migliorare in attacco e fondamentalmente trovare lo spirito giusto, ma il nostro gioco sostanzialmente è questo”. Martinez e Roselli attaccano quasi da sole: “E’ vero, ma quando recupereremo le infortunate, compresa Kramolc, il gioco sarà maggiormente distribuito”. Le dirette concorrenti nella lotta per non retrocedere (Imola, Busto e Tortolì) hanno tutte vinto.

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