sabato, febbraio 20, 2016

L’Armonia prima illude e poi crolla

L’équipe di Porto Mantovano cede in quattro set all’Argentario, che vince con pieno merito dimostrandosi superiore fisicamente e tecnicamente
Disco rosso per l’Armonia. Per dare continuità al risultato dello scorso sabato sarebbe occorsa una prestazione più tonica, invece le ragazze portuensi, fermo restando il valore delle avversarie, hanno peccato in quasi tutti i fondamentali. Si salva la battuta. Un set e mezzo alla pari non è sufficiente.
Il Porto schiera Morandini alzatrice, Grespi opposta, Bassi e Mazzola martelli, Ghirardelli e Pishchak centrali, Michelini libero. L’Assicuritas risponde con Bridi al palleggio, Pedron fuori mano, Giorgia Mazzon e Vattovaz in banda, Todesco e Alessia Mazzon al centro, Rosolen in seconda linea. Andamento a elastico nel primo set. Da 4-5 le ospiti allungano 10-13 con Mazzon A., ma Mazzola e Pishchak acciuffano il pari e l’ace di Elettra vale il sorpasso. L’Armonia balza 15-13 grazie ad un attacco out, però è di nuovo parità (16-16). Il break decisivo arriva sul 19-19 con le battute della neo-entrata Montagnani: Pishchak realizza il primo muro di squadra, poi si registrano una ricezione fallosa, l’ace di Montagnani e una schiacciata fuori per il 24-19. Mazzon G. annulla, ma Grespi chiude alla seconda occasione. Il parziale successivo parte male e finisce peggio. L’Argentario si mette in luce a muro e avanza 2-7. Bassi, Pishchak e Grespi suonano la carica e l’ace di Daria procura il 7-8. Entrano Lorenzini e Vecchi per il doppio cambio e la rimonta prosegue (10-11). Tuttavia l’ace di Todesco manda l’Assicuritas sul 12-16 e tre errori portuensi in attacco dicono 12-19. Ghirardelli e Mazzola spezzano il digiuno (16-20), ma la ricezione non supporta un’idea di recupero disperato e Mazzon A. decreta il set-ball, suggellato dalla schiacciata di prima intenzione della palleggiatrice mancina Bridi. Nel terzo set giocano Lorenzini e Vecchi. Le trentine partono spedite (1-4). L’ace di Mazzola rivitalizza l’Armonia (2-6), ma l’Argentario attacca e mura meglio salendo 7-12. Nei nove metri mantovani si fatica a costruire. Vecchi mette a segno una palla difficile (8-12), però si viaggia a due velocità e il gap diviene sempre più pesante: 10-19. I muri di Franchini e Vecchi (13-19) non bastano: un errore porta al 14-22, il muro di Mazzon G. al 15-23, una battuta sbagliata al 16-24 e infine l’attacco di Rossetto al 16-25. Nella quarta frazione rientrano Morandini e Grespi e dopo poche azioni anche Franchini al posto di Mazzola. Sembra che le squadre giochino due partite diverse e ne scaturisce un massacro. L’Argentario batte bene, difende, mura e contrattacca in maniera vincente. L’Armonia arranca e anche quando Bassi attacca bene viene difesa (4-14). Grespi e Pishchak realizzano il 9-16, ma è un fuoco di paglia e l’équipe della provincia di Trento riprende a macinare gioco e punti: 9-17, 11-19, 13-20. Due muri significano 14-24 e la battuta di Rossetto viene lasciata cadere nettamente in campo.

ARMONIA PORTO 1     
ASSICURITAS ARGENTARIO 3
25-20, 16-25, 16-25, 15-25
ARMONIA PORTO: Morandini 1, Grespi 7, Bassi 6, Mazzola 7, Pishchak 11, Ghirardelli 7, Michelini (L), Guarnieri, Montagnani 2, Vecchi 6, Lorenzini, Franchini 4. All.: Montaldi-Bianchi.
ARGENTARIO TRENTO: Bridi 4, Pedron 18, Mazzon G. 10, Vattovaz 2, Todesco 6, Mazzon A. 10, Rosolen (L), Rossetto 9. N.e.: John, Barbazeni, Luchi. All.: Pieragnoli-Parlatini.
Arbitri: Tolomeo e Cavalera (Le)
Note: durata set 27’, 26’, 25’, 26’; ace 6-5; battute sbagliate 8-7; muri 3–12

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