lunedì, maggio 18, 2015

Dal PalaFarina al PalaTerdoppio

VIADANA. Ha toccato vari luoghi la stagione trionfale della Pomì. Il PalaFarina di Viadana per allenamenti e partite, il PalaBaslenga di Casalmaggiore per tre sedute settimanali, il PalaGeorge di Montichiari per un match (con il Forlì) dopo la chiusura dell’impianto viadanese poi crollato e il PalaRadi di Cremona dal 22 febbraio. La Pomì aveva iniziato a dare lustro al territorio viadanese disputandovi i playoff di A2 nella stagione 2011-2012. Poi l’intera annata in A2 nel 2012-2013 e la prima in A1 nel 2013-2014. Al PalaFarina si sono vissuti momenti esaltanti con belle vittorie e pubblico stipato e crescente e momenti meno belli con sconfitte cocenti. Fa parte dello sport. Non ne dovrebbe far parte, invece, il crollo del tetto di un palazzetto nel bel mezzo di un campionato. Eppure è accaduto e per la società è stato un periodo frenetico. Peccato, forse, aver salutato con una sconfitta il PalaFarina: il 4 febbraio la Yamamay Busto Arsizio vinse a Viadana qualificandosi per la Final Four di Coppa Italia e lì qualcosa nell’ambiente sembrava scricchiolare con la squadra che oggettivamente stava giocando malino. Tutto alle spalle adesso, lo scudetto ripaga di ogni amarezza. Il gioco veloce e meno fisico della Pomì rispetto alle avversarie richiedeva applicazione e timing perfetto. Alla fine si è concretizzato. Alla fine ha vinto che ha espresso una bella pallavolo. La Pomì è salita sul tetto d’Italia e disputerà la Champions League portando in Europa un pezzo di Mantova.

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