giovedì, dicembre 26, 2013

La Pomì delude nel giorno del gran galà

VIADANA Peccato per la sconfitta e per la partita corta, perché un pubblico così numeroso avrebbe meritato un match tirato. La Pomì trova disco rosso sul parquet amico ad opera di una super Liu-Jo trascinata da Fabris e Piccinini e incurante, eccezion fatta per le prime azioni, delle assenze per le qualificazioni al Mondiale. Un PalaFarina così gremito non si era mai visto, con ancora la fila da smaltire davanti alla biglietteria a pochi minuti dall’inizio della sfida. Effetto del campionato il 26 dicembre. Discreta la presenza di tifosi modenesi. L’esito finale si è fatto beffe delle premesse: équipe di casa raggiante dopo la vittoria con l’Ornavasso e con meccanismi oliati malgrado l’infortunio di Zago, team ospite reduce dal ko con Busto Arsizio e con elementi fuori ruolo gravati di punto interrogativo. Ma le partite bisogna giocarle e Modena ha giocato veramente bene in tutti i fondamentali sorprendendo una Pomì in affanno in attacco e in costruzione. La girandola di cambi non ha dato frutti. Eppure, l’avvio aggressivo della Pomì (6-1, 9-3 con battuta e attacco sugli scudi) faceva ambire a qualcosa di meglio. Lipicer realizza il 10-5 e Gennari in pipe l’11-7, ma Fabris si carica sulle spalle la squadra fra muri, ace e schiacciate (13-12) e Piccinini firma il 13-13. Ancora la croata (11 punti nel primo set) porta al 13-15 e con due attacchi out di Lipicer le modenesi scappano. La zampata di Rondon è vincente (15-20) poi la stessa alzatrice della Liu-Jo si fa male alla caviglia (rientrerà nel secondo set) e Prandi prende in mano la regia. Bacchi accorcia 19-23, ma Fabris confeziona il set-ball e sono solo illusioni la battuta sbagliata, il fallo di posizione e l’attacco fuori di Piccinini: l’ex azzurra timbra il 22-25. Nel secondo parziale il coach le prova tutte per raddrizzare la situazione critica dettata da un inizio choc (0-5). Subito entra Aguirre per Olivotto (suo l’8-10), poi sul 12-17 si tenta la carta Zago e sul 13-18 Agrifoglio rileva Camera. Nel mezzo un muro di Stevanovic aveva acciuffato la parità a 11, ma senza seguito perché in attacco la Pomì fatica. Zago non è pronta dopo lo stop per il guaio al piede e dopo due schiacciate fuori torna in panchina. Bacchi e Gennari non mollano (17-21) ma quando cade anche un bagher d’appoggio (19-24) si capisce che non è proprio serata. Confermate Agrifoglio e Aguirre, c’è spazio anche per Grazietti. I muri di Stevanovic per il 5-4 sono le ultime gioie, perché le emiliane si issano sul 6-9 e come un rullo compressore allargano il fossato (8-15, 10-17). La correlazione muro-difesa-contrattacco è disarmante.

POMÌ CASALMAGGIORE 0
LIU-JO MODENA 3
22-25, 20-25, 15-25   
POMÌ CASALMAGGIORE: Camera, Bacchi 6, Stevanovic 13, Olivotto 2, Aguirre Perdomo 3, Lipicer 10, Sirressi (L), Gennari 6, Grazietti, Agrifoglio, Zago. N.e.: Quiligotti (L). All: Beltrami-Bolzoni.
LIU-JO MODENA: Rondon 3, Fabris 18, Perinelli 6, Prandi, Andjelic 6, Petrachi, Cardullo (L), Piccinini 16, Crisanti 8, Maruotti 5. N.e.: Panini. All.: Chiappafreddo-Barbolini E.
Arbitri: Frapiccini (An) e Feriozzi (Ap)
Note: spettatori 1734; durata set 26’, 25’, 24’; ace 4-1; battute sbagliate 4-7; muri 7-7

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