Prima maschile: il punto e il personaggio
MANTOVA. L'alternanza in vetta alla classifica, che dall’inizio sta caratterizzando la Prima Divisione maschile, premia questa settimana il Cuba Libre, uscito vincitore dal big-match con la Remo Mori. Il team di Roverbella è stato scavalcato e ora rincorre a -2. Affermazione del Virgilio nei confronti del Castiglione in una sfida combattuta ed equilibrata tra due formazioni giovani che puntano a fare esperienza e ben figurare. Il primo set si sviluppa punto a punto, così come il secondo, ma qui i ragazzi allenati da Michele Mossini sono bravi a staccarsi sul finale, mentre nel primo sul 23-23 avevano sbagliato battuta e murato out. Differente il terzo set: il Virgilio vola 11-3 e tiene alta l’attenzione: la rimonta degli atleti di mister Caleffi è solo parziale. Gli aloisiani la sfiorano invece nel quarto (13-7, 19-19), ma Pambianchi e compagni riescono a spuntarla con un tirato 32-30 evitando il tie-break. “Una delle nostre partite più belle – gongola il centrale – perché non siamo mai stati così tanto attenti e con la giusta tensione dall’inizio alla fine”. Primo hurrà per il Viadana: sotto 0-2, decisivo il cambio d’assetto con lo spostamento di un giocatore da opposto a martello e l’impiego del secondo libero.

VIRGILIO. Riflettori su Thomas Pambianchi, centrale del Virgilio, nato nel 1992 e in campo dall’età di 15 anni senza mai aver cambiato ruolo e squadra. Diplomato in luglio alla Scuola Alberghiera di Gazoldo, l’attuale apprendista pasticcere ha rischiato questa stagione di vestire un’altra casacca: “Ho iniziato la preparazione a Lunetta perché il mio allenatore voleva fare la squadra con tutti 1994, poi qusta scelta è rientrata e sono tornato. Qui ci sono tutti i miei amici e sono molto legato all’ambiente”. Pambianchi, che possiede tre gatti e il cui giocatore preferito è Luigi Mastrangelo, ha le idee chiare: “L’anno scorso siamo arrivati quarti su sette club, stavolta cerchiamo di guadagnare almeno una posizione. Io voglio continuare a crescere: non si finisce mai di imparare”.