martedì, maggio 03, 2011

San Marco e Linea Saldatura, stesso destino
MANTOVA. Si è arreso anche il San Marco alla retrocessione in serie C, raggiungendo così la Linea Saldatura, seppur in due gironi diversi di B2 (D il Pego, B il Volta). Ma mentre il club voltese ha già idea di come muoversi per il futuro, quello pegognaghese no.
Puntare al ripescaggio? Cercare un diritto sportivo di B2? Ritornare in C? Incalzato, il dirigente Alberto Orlandini chiede pazienza: "Adesso è prematuro qualsiasi discorso. Ci dobbiamo pensare bene, perché quest’anno è stato tribolato. C’è da vedere chi riusciamo a trattenere e chi parte. Dopo un’annata del genere credo sia impossibile mantenere così la squadra. Un rinnovamento totale o parziale è necessario. Eventualmente si può ripartire dalle nostre giovani, ma è ovvio che in questo caso faremmo la C, perché non abbiamo ragazze da B2. Se ci ripescassero, dovremmo guardarci in giro per allestire una squadra competitiva, o perlomeno che faccia meglio di quest’anno. C’è però da dire che abbiamo penato nel girone d’andata per gli infortuni a ripetizione. Praticamente abbiamo cominciato a fare allenamento in 12 in gennaio. Ma non vogliamo attaccarci alle scuse, perché modi e tempi per salvarci li abbiamo avuti e li abbiamo sprecati noi. Quindi adesso non deve esserci spazio per i rimpianti, ma solo per riflettere e ripartire". L’Altedo e il Bologna hanno vinto i rispettivi incontri mettendosi al riparo da eventuali exploit del Pego. Battere il Rovigo, quindi, non sarebbe bastato. "Quando abbiamo iniziato a giocare bene ci siamo trovati di fronte le più forti" si rammarica del calendario coach Comparsi. Sabato si chiude a Montale.
La Linea Saldatura ha conquistato un set contro la vice-capolista Fiorezuola nell’ultima partita casalinga. Però ha perso male il quarto spegnendo quel briciolo di entusiasmo creatosi. Sconfitto anche il Pavia, la quartultima piazza resta a -1. Sabato chiusura con il Genova Vgp.

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