mercoledì, settembre 09, 2009

L'Italia fa cilecca
MANTOVA. La platea mantovana risponde con 1200 spettatori alla prima volta in assoluto della Nazionale femminile in riva al Mincio. L’Italia, in formazione rimaneggiata e con Piccinini (la giocatrice più popolare) a riposo, perde contro una Serbia non fenomenale, ma capace di metterne in difficoltà la ricezione rallentandone il gioco.
Il tempo per sistemare le sbavature prima degli Europei c’è. Senza le forti Aguero e Gioli (in permesso per motivi personali), l’Italia fatica a velocizzare il gioco per scardinare la seconda linea serba. All’inizio è solo Secolo a mettere giù la palla, poi anche Del Core e Ortolani scaldano il braccio e lo svantaggio di un punto viene colmato con il primo break (da 15-16 a 20-17). Poi, anche grazie a qualche errore altrui, le azzurre chiudono in scioltezza. La stessa scioltezza però non si vede nei primi scambi del secondo parziale e l’Italia va sotto 16-19, 19-23. Ortolani guida una mini rimonta (22-23), ma l’alzatrice Ognjenovic (quest’anno a Jesi, il prossimo in Romania) chiude con un tocco di seconda. Il muro della Serbia stoppa spesso gli attacchi italiani (11-14), ma le azzurre non mollano, si portano a ridosso, agguantano la parità a quota 22 e sorpassano 23-22. Il primo set-ball è dell’Italia, ma il punto a punto premia la Serbia. Nel quarto i meccanismi paiono ritrovati (8-3, 10-5, 15-10), però mentre si sta pregustando il tie-break l’ennesimo muro serbo firma il 20-20 e l’Italia subisce su palla alta.
Il presidente della Fipav provinciale, Ernesto Torre, si dichiara “abbastanza soddisfatto, ma non troppo. Certo, non è pieno, ma portare 2000 persone (esagera, ndr) al PalaBam in concomitanza con il calcio in tv e con la prima serata del Festivaletteratura, non è poco. Nell’ultima amichevole dei ragazzi, d’accordo che era ancora agosto, ma è stato veramente brutto avere solo 300 paganti. La Federazione non ci vuole guadagnare, ma dobbiamo garantire ospitalità alle squadre. Dobbiamo – prosegue - educare la gente ad aver voglia di venire a vedere l’Italia e noi vogliamo capire quali incentivi dobbiamo proporre per far sì che il maggior numero di persone si appassioni. Anche se la Nazionale di per sé dovrebbe già essere un’attrazione. Le ragazze? Al di là di questo risultato negativo – risponde Torre – l’Italia è una bella squadra ed è stato un bello spettacolo. Peccato per l’assenza di Aguero, dovuta a un lutto; sia il team manager che Barbolini si sono scusati”.

ITALIA 1
SERBIA 3
(25-20, 23-25, 26-28, 23-25)
ITALIA: Lo Bianco 1, Ortolani 19, Bosetti, Del Core 9, Secolo 21, Arrighetti 10, Barazza 9, Crisanti, Cardullo (L). N.e.: Rondon, Merlo, Piccinini. All. Barbolini-Bracci.
SERBIA: Nikolic 3, Brakocevic 16, Molnar 15, Ognjenovic 3, Veljkovic 3, Rasic 15, Popovic (L), Djerisilo 2, Majstorovic 1, Antonijevic 1, Vesovic 11, Petrovic 5. N.e.: Krsmanovic, Cebic (L). All. Terzic-Kovacevic.
ARBITRI: Gelati e Prandi (Mn).
NOTE durata set 23’, 26’, 31’, 26’. Aces: Italia 3, Serbia 8. Battute sbagliate: 9-9. Muri: 6-13.

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