lunedì, febbraio 02, 2009

All Fin Cfl, la vittoria del cuore
VOLTA MANTOVANA. L’All Fin Cfl guadagna applausi e potrebbe recuperare Malvestito per domenica. La lesione evidenziata dall’ecografia risale a un anno fa e la risonanza ha mostrato un’infiammazione da sovraccarico al tendine della spalla. Si valuterà la situazione a ridosso del match, quando la centrale ricomincerà a schiacciare. Per ora i riflettori sono ancora accesi sul 3-0 ottenuto contro l’Infotel ed è giusto: un successo così infonde fiducia e tranquillità.
La top scorer è stata Dukule: 23 punti, di cui due muri, e 52% su 40 palloni. Segue Fratoni con 19 punti e 53% su 32 schiacciate. Molto brava l’alzatrice Zanin. L’attacco di squadra è stato al 49%, la ricezione ogni tanto ha scricchiolato (61% contro 72% del Forlì). All’Infotel, che ha cambiato ancora sestetto, non sono bastate Parenti e Percan.
Tre set solamente, ma un grande dispendio di energie. Evelyn Marinelli è orgogliosa di poter citare nuovamente la coesione del gruppo come artefice della vittoria: “Abbiamo fatto quello che stiamo in pratica facendo da tanto tempo, cioè giocare di squadra, aiutandoci e cercando di dare tutto a livello di spirito. Non elenco le nostre sfortune, ma non è facile moralmente affrontarle tutte”. Il libero prosegue: “Il Forlì è terzultimo, è vero, ma in un campionato come quello di quest’anno e a maggior ragione per noi, ogni partita fa storia a sé. Inoltre venivamo dalla gara bruttina di Parma e siamo state brave a reagire. Abbiamo lavorato molto e l’aiuto che ci arriva anche dall’allenatore si vede quando giochiamo. Abbiamo vinto il secondo e il terzo set in rimonta ed è la dimostrazione che abbiamo voglia di vincere e non ci lasciamo demoralizzare troppo dai momenti negativi. Non è stata una prestazione elevatissima, ma va bene così. In attacco abbiamo avuto molto da Fratoni e Dukule ed è giusto. Bene però anche Crepaldi, nonostante il problema fisico. Bonan sta entrando nei meccanismi e alla fine tutte hanno dato un contributo. Il successo è della squadra ed è così che andiamo avanti. Il Forlì? Non ha approfittato delle nostri fasi di difficoltà e noi non ci siamo perse d’animo. Come errori commessi, più o meno siamo andati di pari passo”.
Il presidente Sergio Longhi è quasi commosso: “Il rischio di non avere abbastanza giocatrici da mettere in campo l’abbiamo corso. Le ragazze hanno tirato fuori il cuore come al solito. Ne è scaturita una bella vittoria, che rinfranca e dà coraggio per andare avanti. Voglio abbracciare idealmente tutti, dagli allenatori ai fisioterapisti e alla squadra. Grazie per aver conquistato questo risultato veramente buono e che rende felici tutti”.
Mauro Masacci applaude la propria squadra: “Non era facile rivoluzionare il sestetto ancora una volta, con due centrali che non avevano mai giocato insieme. Abbiamo celato bene i problemini fisici. Prova di carattere e grande prestazione di alcune singole, fra cui la palleggiatrice, che ha fatto una partita di alto livello. Per la prima volta abbiamo sfiorato il 50% in attacco e il merito è anche di Zanin. Con questa formazione però muriamo poco e dovremo lavorare per risolvere il problema, senza perdere il resto che va bene. Qualcosa da sistemare c’è anche in ricezione, ma questa settimana abbiamo fatto fatica ad allenarci insieme. Marinelli è stata talvolta titubante perché voleva prendersi più campo per aiutare. Poi è stata brava a risolvere la situazione da sola senza che io intervenissi. Dukule e Fratoni sono state le mattatrici in attacco, ma sono buone pure le percentuali di Crepaldi, che ha schiacciato meno per una gestione stabilita prima del match (Laura ha giocato infortunata, ndr)”. Più meriti vostri o più demeriti del Forlì? “Abbiamo vinto 25-23 due set che potevamo anche perdere – osserva l’allenatore – dunque non abbiamo certo dominato. Siamo stati bravi a lottare punto a punto e nel finale un pizzico di fortuna e forse più lucidità ci hanno agevolato. Si tratta della lucidità di una squadra più abituata a vincere rispetto al Forlì, che probabilmente nei momenti decisivi non ha le sicurezze che derivano dai risultati positivi”.

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