lunedì, novembre 03, 2008

All Fin Cfl tra gioia e preoccupazione
VOLTA MANTOVANA. Il colpaccio operato dall’All Fin Cfl sul parquet dell’Infotel Forlì ha regalato all’entourage voltese sensazioni contrastanti: da un lato la consapevolezza di avere un gruppo umanamente tosto, dall’altro il timore che prima o poi la congiuntura favorevole possa esaurirsi e che le energie spese e le condizioni fisiche precarie presentino il conto tutto in un colpo.
Evelyn Marinelli tira un sospiro di sollievo: “Dopo il vantaggio di due set siamo calate, e la concentrazione è uno degli aspetti su cui stiamo cercando di lavorare. Un rilassamento ci poteva stare. Abbiamo smesso di fare bene le cose che ci avevano permesso di arrivare fin lì, come la battuta e il muro. Abbiamo giocato bene sia caratterialmente che tecnicamente, poi il calo ha riguardato il gioco, non per fortuna il morale, ed è stato positivo. La paura era di entrare in un tunnel e di pensare alle partite in cui avevamo giocato male. Invece siamo state brave a reagire; pur in difficoltà abbiamo continuato a giocare fino alla fine e sono contenta. Certo, non è stato un gran spettacolo, ma abbiamo lottato. Tanti scambi lunghi, alcuni addirittura drammatici sia per noi che per loro, però la nostra forza è stata quella di non demoralizzarci e non mollare. Nel tie-break eravamo avanti 9-6, ci hanno preso sul 9-9, ma abbiamo tenuto in mano il set con la giusta concentrazione. Sono 2 punti guadagnati che mi porto a casa volentieri” conclude il libero.
Anche Serena Malvestito non ha rimpianti: “Punti guadagnati sicuramente. Abbiamo giocato bene per due set, poi forse sulla scia dell’euforia abbiamo allentato la tensione e ci sono venuti a mancare pilastri fondamentali come battuta e muro. L’importante è che abbiamo vinto. Giusy Astarita si è immolata per la squadra. Quasi non camminava”.
Mauro Masacci a distanza di giorni quasi rivive la sofferenza: “Due punti guadagnati? Direi piuttosto un miracolo. La parola giusta per descrivere il 3-2 nelle condizioni in cui eravamo è questa, con Astarita che da metà del primo set ha giocato con il dolore, sacrificandosi per stare in campo, e con Zamora Gil fuori. Anche se ormai quest’ultimo aspetto è una costante del nostro inizio di stagione. La vittoria è delle ragazze, sono state tutte brave – elogia l’allenatore – perché vincere con Forlì in trasferta nella nostra situazione è una cosa anomala. Tale risultato, unito a quello con Parma, credo vada al di là anche dei nostri meriti. Qualcosa hanno sbagliato le avversarie, ma non vorrei che si cominciasse a pensare che le cose straordinarie possano diventare ordinarie. La squadra ha reagito bene dopo la sconfitta in Coppa con Cremona”. Il coach scruta presente e futuro: “Sono preoccupato. Dobbiamo ancora capire i tempi di recupero di Zamora Gil e l’infortunio di Astarita è delicato. Ho otto atlete sane e siamo molto tirati. Diventa difficile allenarsi e preparare le partite. La corda è tesa e non so fino a quando potremo reggere a livello nervoso e fisico”.

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