domenica, agosto 06, 2006

Gli sconfitti
Le canotte rosa Chiavaro-Malerba si erano abituate bene con quattro vittorie nelle prime 4 tappe. Dopo la quinta piazza di Viareggio, all’Oasi occupano la seconda, ma in finale hanno giocato malino. Manuela Malerba è delusa: "Rispetto alla settimana scorsa è andata ovviamente meglio. Non so perché non siamo riuscite a fare il nostro gioco. Loro hanno fatto una gran partita. Noi abbiamo sbagliato tanti palloni, ma dobbiamo riconoscere che loro hanno giocato veramente bene, soprattutto in difesa. Ci hanno preso tutto e al servizio ci hanno messo in difficoltà. Non siamo state all’altezza". Giorgio Domenghini si rammarica: "Ci abbiamo provato troppo poco, abbiamo giocato sottotono. Loro sono stati bravi, non ci hanno permesso di esprimerci. L’intesa con il mio compagno è buona, abbiamo fatto doppio allenamento tutta settimana. Ma per chi pratica anche l’indoor la stanchezza si fa sentire. Io ho finito in giugno dopo i play-off. Ci hanno messo pressione in battuta alternando servizio in salto e flottante. Al Master ci siamo e proviamo a fare un bel finale di stagione". Chi arriva terzo ha vinto l’ultima partita ed è sempre più felice. Lo dimostra il sorriso dell’azzurra Paola Paggi. La campionessa d’Italia e del Mondo, che sette giorni fa festeggiava il successo, si accontenta: "Siamo comunque contente. Non puntiamo a vincere tutte le tappe; ci alleniamo poco sulla sabbia. Il podio era il nostro obiettivo e l’abbiamo ottenuto. Abbiamo sbagliato solo una partita: la semifinale con Chiavaro-Malerba. Peccato. Le possibilità ci sono, ma ancora non riusciamo ad esprimere al meglio le nostre potenzialità. Con la Nazionale riprendo il 25 agosto, ad Ostia per il Master ci sarò". Marco Malavolta è un personaggio: capigliatura particolare, volto sorridente, capacità di divertirsi in ogni situazione, due lauree, ricercatore rinomato, dorme 3 ore a notte. L’anno scorso all’Oasi si era piazzato secondo nelle Italian Series: "Mi alleno una volta al giorno la sera, se posso, e sabato e domenica gioco. Qui è bellissimo. Mi sarebbe piaciuto arrivare in finale, ma in semifinale nei momenti cruciali ho sbagliato perché non avevo le gambe, ho risentito del poco allenamento. Nella finalina non ho trovato molta opposizione a muro e ho piazzato diverse pallette. Poi loro hanno provato a cambiare battendo su Paolo (il socio Ficosecco, ndr), ma alla fine abbiamo vinto noi lo stesso".

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