domenica, ottobre 10, 2004

Milano: c'è da lavorare
CURTATONE. Con mister Gianfranco Milano iniziamo l’analisi dalla fine: “Nel quinto set apparentemente appiamo pagato le energie spese nella rincorsa. La squadra forse inconsciamente si è accontentata e l’ho evidenziato a fine gara. Però sicuramente ci volevano condizioni tecniche ben diverse per potercela fare. I primi due set sono stati caratterizzati da tanti errori, poi abbiamo recuperato. Moreta deve ancora ambientarsi, non ha trovato la posizione in campo, ha messo a terra dei contrattacchi ma deve migliorare in difesa. Abbiamo lavorato su tante cose, ma da giovedì a oggi c’è stato poco tempo e ho preferito che si concentrasse sull’attacco. Ho invertito le rotazioni di Serena e Bacchi perché Natalia stava faticando. Sull’attacco a due è poi andata meglio in cambio palla, questo il motivo del cambio”. Punto guadagnato o punto perso? “Visto il quarto set, speravo e pensavo che la spinta emotiva ci lanciasse anche atleticamente e tecnicamente, ma siamo partiti male in una posizione che invece in precedenza era stata positiva. Da lì poi abbiamo perso la testa. Abbiamo perso contro una squadra che reciterà un ruolo da protagonista. Al nostro massimo non ci siamo ancora arrivati, però oggi forse sì, abbiamo fatto il nostro massimo. Cosa salvo? Non butto via niente. Ho negli occhi alcuni aspetti della partita che vedremo con calma. Era una prima assoluta, si voleva far bene, c’è un gruppo che sta lavorando, che si deve conoscere e sapere chi e quando si deve prendere le responsabilità, ci vuole ancora tempo per diventare una squadra”.

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