martedì, dicembre 09, 2003

Le interviste
CURTATONE. Chi non credeva di tornare dalla trasferta mantovana con un punto è Francois Salvagni, allenatore dell’Imola: “Sono soddisfattissimo, è straordinario uscire con un punto da qui. Quando ero sotto 2-0 non ci pensavo, quando invece ero avanti 11-9 nel quinto contavo di vincere, ma guardando tutta la partita va bene così. Sinceramente, nel terzo set avevamo già un piede sul pullman. Loro giocavano meglio di noi, siamo stati bravi a infilare tre difese che hanno dato speranza. Dopo c’è stata anche pallavolo e abbiamo vinto 25-22. Credo che noi nel primo set ci siamo espressi bene –prosegue il mister imolese- poi l’alzatrice (reduce da una settimana di mal di schiena) ha sbagliato diverse scelte: ha dato quattro super dietro alla Zanolla e di là ci hanno fermato netto. Sono molto contento di come abbiamo iniziato la partita, poi loro hanno reso meglio di noi. Dal terzo set, ci abbiamo messo un po’ più agonismo, anche se l’agonismo senza la tecnica non ti porta lontano. Se fai le cose bene, allora con la grinta prendi una difesa in più, ma se attacchi fuori e gli altri fanno punto, rovini tutto. Mi fa piacere che l’allenatore del Curtatone dica che noi siamo stati bravi a cambiare gioco, è importante per una squadra giovane come la nostra. E’ stato un bel match. Noi siamo riusciti poco a tirare fuori dal muro, ma con i loro centrali è impossibile e non possiamo solo schiacciare sull’alzatrice”.

Elisabetta Gilioli racconta il match: “Nei primi due set noi abbiamo giocato benissimo e loro non c’erano. Poi loro hanno cominciato a giocare ed effettivamente erano la squadra che ci aspettavamo. Sicuramente, vincere nettamente non era facilissimo. Essere 2-0, arrivare sul 2-2 e poi riuscire a imporsi non era scontato. La squadra ha dimostrato per l’ennesima volta di saper emergere da situazioni difficili e la partita ha dimostrato per l’ennesima volta che il campionato è livellato e che il sistema di gioco del rally point non permette distrazioni. Però il ritmo era comunque alto, ci sta quindi che si sia verificato un calo. Siamo state brave a rimetterci in gioco. Alla fin fine, vince chi sbaglia meno. Punto perso o guadagnato? Quando sei sopra 2-0 poi pensi che sia un punto perso, ma consideriamo che per come si erano messe le cose potevamo anche farne solo uno”.
Le fa eco Lisa Gastaldello: “Nei primi due set abbiamo giocato benissimo, siamo state brave secondo me in battuta. Poi nel terzo abbiamo cominciato bene, ma siamo andate sotto e hanno cominciato a giocare loro. A mio avviso abbiamo vinto grazie al fatto che ci siamo riconcentrate, abbiamo ripreso a fare muri e abbiamo difeso pallonetti che invece prima cadevano. Il punto è conquistato. Chiaramente dispiace essere sopra 2-0 e poi calare; però, ripeto, è guadagnato”.
Nel quarto set siete sparite dal campo, cos’è successo? “Calo di tensione –risponde Betta ma con un tono interrogativo cercando lo sguardo del mister-. Non saprei dare una spiegazione logica, certe cose magari sono inspiegabili. A loro veniva tutto”. E Gas completa il pensiero: “e a noi non veniva niente”.

Home
Google