sabato, aprile 09, 2016

Pomì spettacolare

Da Riccardo Negri, addetto stampa Pomì
DINAMO KAZAN – POMÌ CASALMAGGIORE 0-3
(19-25, 18-25, 19-25)
DINAMO KAZAN: Borodakova 6, Ezhova, Malkova, Matienko 1, Kuzyakina, Yureva 3, Ulanova (L), Del Core 9, Melnikova, Nikolaeva ne, Vasileva 10, Isaeva 9. Head Coach Gilyazutdinov, Assistant Coach Matsveyeu.
POMÌ CASALMAGGIORE: Bacchi ne, Lloyd 3, Sirressi (L), Cecchetto ne, Ferrara ne, Gibbemeyer 11, Cambi 1, Piccinini 12, Olivotto ne, Kozuch 13, Stevanovic 10, Tirozzi 10, Rossi ne. Head Coach Barbolini, Assistant Coach Bolzoni.
Notes: Spectators: 3971 Set Duration: 28’, 30’, 29’. Aces: Dinamo Kazan 3, Pomì Casalmaggiore 9. Block Points: Dinamo Kazan 3, Pomì Casalmaggiore 5.

Lo spettacolo nello spettacolo i tifosi Pomì. Che prima della partita salutano Katarzyna Skorupa - uscita sconfitta dalla prima semifinale con il suo Fenerbahce - tributandole il giusto applauso. Perché le eroine, anche se passate ad altri lidi, non si dimenticano. E lei, pollice verso al pubblico, fa segno di tifare per i suoi ex colori. Porterà fortuna anche se di fortuna la squadra di Barbolini non ne ha davvero bisogno. Regine dei ghiacci senza Gamova ferma per ragioni mediche. In campo Borodakova, Matienko, Yureva, Del Core, Vasileva e Isaeva. Risponde la Pomì Con Lloyd, Gibbemeyer, Piccinini, Kozuch, Stevanovic e Tirozzi. Liberi Kuziakina e Sirressi. Il primo punto è di Stevanovic. Si viaggia alla pari, tanto da far pensare ad un equilibrio che ben presto lascerà spazio alla strapotenza della squadra italiana. A muro le russe fanno vedere pregi (pochi invero) e difetti, le rosa rispondono con una difesa solida a muro, una più che discreta ricezione e un attacco devastante. Il primo time out è 8 a 7 per il team di Barbolini. Poi è solo Pomì. Kozuch devastante, muro Gybbemeyer e Stevanovic attento. Le russe cominciano a squagliarsi, come neve al sole Secondo time out sul 16 a 12 per le rosa. Le russe si riavvicinano, ma sono troppo incostanti per poter impensierire le ragazze di Barbolini. Il primo set si spegne con un muro di Stevanovic. Parte forte anche nel secondo set la Pomì che infila 4 punti prima di sbagliare con Piccinini la battuta. I martelli rosa continuano a far male. Il Kazan continua a sbagliare molto ma si riportano sotto. Il time out è, come nel primo set, sulla 8 a 7 per la Pomì. Errori su errori. L'assenza di Gamova si fa sentire, ma la squadra di Barbolini sta giocando in maniera quasi perfetta. I punti di distacco diventano 6, 14 a 8 a favore Pomì. Il sedicesimo punto è frutto di uno scambio lunghissimo che alla fine premia la difesa strenua delle italiane. Al centro si continua a passare, il 20imo punto è di Jovanovic. Che sigla anche il 21imo a muro. Ed è proprio nel fondamentale difensivo che le rosa dominano. Al resto ci pensano gli errori in ricezione delle russe. L'ultimo punto è di Piccinini. Si va così sul 2 a 0 in meno di un'ora di gioco. Terzo set inizialmente più combattuto. Tirozzi ispirata firma il 2 a 2. Vasilieva fa il 4 a 2, il quinto punto della Dinamo è un'invasione. Va Tirozzi al servizio ed è un ace. Il muro delle russe tiene, ma Jovanovic è incontenibile. 7 a 5 per le russe, 7 a 6 con un ace. Vasilieva spara sul muro rosa che non tiene, time out sull' 8 a 6. Aggancio e sorpasso con Tirozzi. Il set è comunque equilibrato. Piccinini firma con un ace il 12imo punto. Il 13imo è un regalo russo, come pure il punto numero 14. Gilyazutdinov chiama il time out per cercare di dare l'ultima carica alle sue. La Del Core tiene accesa la fiammella, si va al time out sul 16-13. E' Jovana Stevanovic che continua a far male. Vasilieva spara fuori e i punti di distacco diventano 4, poi 5, 20 a 15 per le rosa. Kozuch chiude, dopo uno scambio lunghissimo, il punto numero 21. Il set si spegne. Kozuch best player (13 punti). Resta il tempo per un meritato tributo alla Del Core da parte dei tifosi rosa, con l'italiana emigrata nel paese degli orsi che ringrazia. La Pomì va in finale, meritatissima. Ha giocato nettamente meglio delle russe che al di là delle dichiarazioni dell'allenatore, senza Gamova sono poca cosa davvero. Questo nulla toglie ai meriti delle rosa che hanno giocato una partita perfetta, da ogni punto di vista. Domani le rosa sfideranno la Vafik Bank di Istanbul. Con una squadra così si può davvero sognare.

ANTONELLA DEL CORE "Noi siamo state penalizzate dai troppi errori, mentre loro sono state brave a non perdersi mai d'animo e a cercare sempre di rigiocare il pallone e rilanciare l'azione. La pallavolo è così, si vince o si perde"
MASSIMO BARBOLINI " Siamo riusciti a lavorare bene su tutti gli aspetti del gioco. Abbiamo sconfitto una delle squadre più forti al mondo. Da domani c'è forse la più forte al mondo, per cui dovremmo dare qualcosina di più".
CARLI LLOYD "Il segreto di questa squadra oggi è stata l'unione. Dalle compagne mi sento sempre supportata anche quando magari non gioco proprio benissimo. Vale per tutte, ed è la strada su cui continuare".

VafikBank Istanbul - Fenerbahce Grundig Istanbul 3-0 (25-23 25-22 25-22) durata set 33' 35' 29' Primo set equilibrato. Il Fenerbahce Istambul conduce per buona parte del match grazie ad una ispiratissima Mihajlovic e pur con una Kim inizialmente sottotono. Il VafikBank risponde con un varietà di gioco maggiore e con una buona fase difensiva. Fenerbahce avanti anche di tre punti, recuperato sul 18 a 18 e poi é la squadra di Guidetti a prevalere. Ultimo punto decisivo dell'americana Kimberly Hill, l'anno scorso a Novara. Secondo set il team di Guidetti avanti al primo time out tecnico (8-6). Mihajlovic e Dietzen salgono in cattedra servite da una sempre attenta Skorupa trovando angoli impossibili e il team di Abbondanza si porta avanti (11-16). A mettere in difficoltà la squadra di Guidetti un servizio spinto e una ricezione che scricchiola. Goetze e Hill cercano di tenere in scia le giallonere, Loneke martella dalla seconda linea. Sul 17 a 19 Abbondanza chiama il time out ma non serve, arriva il pari 19-19, pari sino al 22 a 22. Poi Hill, Mihajlovic, e un errore in ricezione dell'italiana Bosetti. Si va sul 2 a 0. Terzo set che si apre con il team di Guidetti deciso a chiudere in fretta ma il Fenerbahce è duro a morire. primo time out sull'8 a 7. Kim tiene aggrappata la squadra di Abbondanza alla partita ma dall'altra parte risponde Sloetjes. Hill e Rasic vanno a punto, ma la stessa Rasic manda in rete il servizio prima che Goedze sbagli e Kim riporti la partita sul pari 15. Sabgla battuta Kim e il secondo time out vede avanti i gialloneri di Istambul. Hill continua a incrociare la propria schiacciata ed il muro avversario non riesce ad arginanrne gli ardori. Bosetti tiene accesa la speranza (19-18) ma De Kruijf e Rasic a muro portano la differenza a più 3. Aydemir ancora a muro, per il 22 a 18. L'ultima fiammata del Fenerbahce, poi per le gialloblù di Abbondanza si apegne la luce. Non sono bastati i 19 punti di Mihajlovic. In finale va il team di Guidetti che è parso più solido e concreto sia in fase difensiva che in attacco, Una squadra tosta, con un mister che sa il fatto suo.

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